Il 55enne Corrado Semeraro era scomparso 45 giorni fa da casa, sabato scorso è stato trovato cadavere lungo la strada provinciale 6 all’altezza di Sovico (Monza). L’analisi sul corpo darà la certezza sull’identità dell’uomo. L’ipotesi di un pirata della strada
Rimane ancora un mistero quello che avvolge la morte del 55enne Corrado Semeraro, trovato cadavere fra le sterpaglie dietro il guardrail della strada provinciale 6 Monza-Carate, all’altezza di Sovico la mattina di sabato scorso. L’uomo era scomparso nel nulla oltre 45 giorni fa.
Il corpo è stato inviato all’obitorio di Milano. La certezza che quel cadavere appartenga proprio a Corrado Semeraro, 55 anni di Macherio, cameriere in un ristorante della zona, ancora non c’è. Secondo quando riportato dal fratello maggiore della vittima, Tino Semeraro, l’uomo pare soffrisse di vuoti di memoria.
I vuoti di memoria
Si sarebbe allontanato da casa “disorientato” a bordo della sua macchina, che aveva parcheggiato davanti a una palestra ad Albiate. Per ben 4 ore, dalle 19 alle 23, Corrado era rimasto nei paraggi della palestra, girava avanti e indietro, come se aspettasse qualcuno o, molto probabilmente, non ricordasse dove era.
Da quando l’uomo si era separato dalla moglie, viveva nella sua abitazione disseminata da foglietti volanti sparsi ovunque. Appunti per ricordarsi le cose più essenziali da fare, perfino mangiare e bere. Al ristorante dove lavorava come cameriere aveva chiesto un periodo di ferie.
L’identificazione del cadavere
Il riconoscimento del corpo, trovato sabato mattina scorso in avanzato stato di decomposizione dagli operai addetti alla manutenzione della provinciale 6, dovrà essere effettuato alla presenza dei familiari. Cosa riporta la salma a Corrado Semeraro, in questo momento, sono solo gli abiti che il 55enne indossava: un giubbotto scuro con cappuccio, un paio di jeans e le scarpe da ginnastica blu con suola bianca.
Al recupero del cadavere nel pomeriggio di sabato hanno assistito anche i sindaci di Macherio e Sovico. La prima cittadina di Sovico, Francesca Meregalli, come riporta anche il Giorno, ha spiegato: “Siamo stati avvisati, non c’è ancora un riconoscimento ufficiale, ritrovare quel corpo era impossibile data la sua posizione rasente al muro. L’ipotesi più accreditata è però quella che si tratti di Corrado Semeraro, anche perché non ci sono altre denunce si scomparsa negli ultimi 45 giorni”.
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La pista del pirata della strada
Il fratello minore di Corrado, Adriano Semeraro, dichiara a il Giorno di essere in “attesa di sapere qualcosa di certo”. Ora ci si domanda cosa sia davvero accaduto. Il luogo dove è stato ritrovato il corpo del 55enne e il fatto che non avesse tracce di violenza potrebbe far pensare alla pista di un pirata della strada.
L’ipotesi è che l’uomo potrebbe essere stato urtato da un’auto che viaggiava a velocità sostenuta, tanto da sbalzare il corpo di Semeraro al di là del guardrail. E magari chi era al volante dell’automobile pirata avrebbe proseguito diritto senza prestare soccorso al 55enne o accertarsi di cosa sia realmente accaduto. Se così fosse, il responsabile a bordo della macchina rischierebbe l’accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso.