A Trivolzio il mistero non verrà risolto dopo la tragica notizia della morte di Chiara Molinari, unica indagata per la morte del 44enne Fabio Friggi. Il caso è chiuso
Chi era vicino alla 25enne Chiara Molinari ricorda la ragazza come “molto fragile” impegnata in un lungo percorso di recupero dalla disintossicazione. “I tempi lunghi dell’inchiesta non l’hanno certo aiutata, sono stati per lei mesi difficili”. La donna di Trivolzio, unica indagata per la morte dell’amico 44enne Fabio Friggi, è deceduta lunedì nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Carlo di Milano.
La giovane ha accusato un malore mentre era a casa della nonna a Rozzano. Mentre rimane ancora sotto sequestro la villetta in via Delle Orchidee nel Pavese dove lo scorso 19 agosto era stato trovato cadavere il 44enne netturbino di Motta Visconti, Fabio Friggi. Inizialmente l’uomo sembrava essere stato ucciso, successivamente dall’autopsia e dalle perizie eseguite dai Ris di Parma è emersa un’altra verità.
Mistero a Trivolzio: muore Chiara Molinari, unica indagata nella morte di Fabio Friggi
Il giallo di Trivolzio rimarrà tale dopo che l’unica indagata per la morte del netturbino 44enne Fabio Friggi è deceduta a seguito di un malore lunedì scorso. Chiara Molinari era stata l’ultima a vedere l’uomo vivo. Chiara insieme alla madre si erano trasferite da una parente a Rozzano, nel Milanese. Qui la giovane ha avuto un arresto cardiaco nella notte tra mercoledì e giovedì.
Allertati i soccorsi, la 25enne è stata rianimata ma il suo cuore, ormai indebolito, ha smesso di battere nel reparto Rianimazione del San Carlo a Milano. La donna, in precedenza, aveva espresso la volontà di donare i suoi organi ed è stata quindi eseguita la procedura per l’accertamento della morte cerebrale, constatata lunedì dopo le dovute ore di osservazione.
Il decesso della ragazza pone fine al mistero di Trivolzio, che comunque con il passare dei mesi stava già prendendo un’altra destinazione, ben diversa da quella ipotizzata inizialmente al ritrovamento del corpo senza vita del 44enne Friggi. Chiara Molinari era infatti indagata, ma non per omicidio. Anche se dalla Procura di Pavia non sono state mai fornite informazioni sulle indagini in corso l’esame autoptico eseguito sul cadavere di Friggi aveva escluso come causa di morte l’ipotesi del delitto constatando, invece, una morte sopraggiunta per cause naturali o accidentali.
I fatti del 18 agosto
Dopo la morte di Fabio Friggi, nei confronti dell’amica Chiara Molinari era stato ipotizzato il reato di omissione di soccorso, in quanto la ragazza aveva impiegato diverse ore prima di chiamare i soccorsi. Secondo i fatti, dopo il decesso dell’uomo avvenuto nella notte tra il 17 e il 18 agosto del 2023, Chiara si era svegliata il giorno successivo senza ricordare cosa fosse accaduto e nell’allertare i soccorsi quel pomeriggio aveva rilasciato dichiarazioni contrastanti. Inoltre, la giovane aveva spostato il corpo privo di vita dell’amico all’esterno della villetta della madre in via Delle Orchidee a Trivolzio.
Per lo spostamento del cadavere del netturbino non era stato ipotizzato il tentativo di occultamento del corpo. La donna era indagata per omissione di soccorso. Il 44enne, padre di una figlia minorenne, conosceva Chiara da molti anni e il 17 agosto era arrivato a Trivolzio. Aveva detto alla sorella, Cristina Friggi “di andare a cena con amici” e che avrebbe fatto presto ritorno, ma così non fu.
Il giorno seguente la sorella di Friggi aveva lanciato un appello allarmato sui social. Poco dopo la notizia dell’avvistamento di una Panda bianca, appartenente al 44enne, era stata immortalata dalle telecamere di Trivolzio. Poi il decesso. Ora la casa della madre di Chiara Molinari, dopo la morte della 25enne potrà finalmente essere dissequestrata. Verrà chiuso anche il fascicolo d’inchiesta per la morte di Friggi con il decesso dell’unico indagata sul caso.
