Chi preparava le bustine, chi le consegnava ai pusher di zona e poi i capi supremi: smantellata un’organizzazione criminale della droga a Rozzano
L’indagine, iniziata nel marzo 2021, ha portato all’arresto di nove persone di cui sette si trovano oggi in carcere e due ai domiciliari. Ad emettere l’ordinanza di custodia cautelare il gip Domenico Santoro al termine di un ingente lavoro delle autorità, che hanno smantellato una vera e propria organizzazione criminale strutturata con ruoli e competenze: al giorno, venivano smerciate circa 500 dosi di cocaina al giorno.
La parte più importante dell’indagine si è convogliata in tre mesi, dal dicembre 2021 al marzo 2022: in questo periodo, guidati dal dirigente Achille Perone e dai pm della Dda, i poliziotti sono riusciti a ricostruire ruoli, compiti, dinamica, cadenza dei rifornimenti e viaggio delle dosi, nonché numeri delle vendite. In quei tre mesi, l’organizzazione ha ricavato circa 310mila euro dalla vendita di 6.5 chli di cocaina, divisa in più di 25mila dosi. Ecco però come agivano.
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L’organizzazione interna
Ai vertici del gruppo c’era un uomo albanese di 32 anni, già conosciuto alle autorità per i suoi precedenti. Un giorno sì e un giorno no si recava con il cugino a Rozzano e qui incontrava dei collaboratori fidati, ai quali affidava lo stupefacente. Nello specifico, un quantitativo grezzo da 150 grammi lo affidava al cugino, il quale si recava poi a casa di un altro collaboratore per confezionare dosi da 0.25 grammi da vendere successivamente.
A questo punto, entravano in gioco un ventunenne romeno e un italo-albanese di 24 anni già pregiudicato. Il primo ritirava il pacco di stupefacenti, più o meno cento dosi alla volta, riforniva nel dettaglio gli spacciatori, passava a ritirare i soldi e poi raccoglieva le dosi invendute. Queste venivano poste in una cassetta di sicurezza, nascosta prima a casa di un uomo arrestato nel gennaio 2022 e poi a casa di una 409enne. Il secondo, invece, riceveva le chiamate degli acquirenti e girava le richieste allo spacciatore.
Gli arresti
Gli investigatori hanno messo le manette a quattro spacciatori, due dei quali sono stati arrestati in flagranza di reato: si tratta di un italiano di 40 anni e di un marocchino di 31 anni. Finiti in carcere, però, anche altri uomini con ruoli più importanti all’interno dell’organizzazione criminale: ora si trovano tutti in attesa del processo.