Sarà una giornata impegnativa quella di oggi, 7 dicembre, a Milano. Oggi è prevista la Prima alla Scala e con essa la tensione per il corteo dei centri sociali in programma. Il percorso e cosa sapere
Come ogni anno, il 7 dicembre, è per Milano una giornata di festa, si celebra Sant’Ambrogio, patrono del capoluogo Lombardo, e in città l’evento atteso dell’anno è la Prima alla Scala. Questo, però, comporta un grande impegno in termini di sicurezza da parte delle forze dell’ordine meneghina.
Diversi, in questa giornata particolare, gli eventi che si andranno a sovrapporre e per cui il sindaco di Milano, Beppe Sala, si è detto preoccupato. Gli occhi sono puntati, in particolare, sul corteo “Contro la guerra e il Ddl sicurezza” organizzato dal centro sociale “Rete Milano antifascista antirazzista meticcia e solidale”.
Il corteo previsto per oggi a Milano, sabato 7 dicembre, partirà alle 15:00 da porta Venezia. Il prefetto Claudio Sgaraglia e il questore Bruno Megale hanno definito il piano di sicurezza e il percorso del corteo.
La manifestazione si sposterà da corso Venezia lungo via San Damiano e via Visconti di Modrone per poi pendere via Larga e piazza Missore. Poi il finale in via Cairoli da via Broletto. I partecipanti alla manifestazione sfiorerà la cosiddetta “zona rossa” con diversi blocchi di sicurezza tutt’intorno al Piermarini.
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Voluta da centri sociali e i collettivi studenteschi, al corteo si sono uniti anche i pro Pal, che da oltre un anno ormai manifestano il sabato contro la guerra in Palestina. Presenti oggi anche i sindacati di base, anche se non è previsto lo storico presidio fuori dal Piermarini.
Già nella giornata di ieri, venerdì 6 dicembre, alcuni attivisti del Cantiere hanno annunciato il presidio piazzandosi davanti il Teatro la Scala con diversi fumogeni ed esponendo lo striscione: “Resistiamo a guerra e ddl sicurezza”.
Infine, come riporta MilanoToday stamani, dalle 14 alle 16 è previsto un sit-in organizzato da “Ponte atlantico” a sostegno del popolo ucraino. In questo caso i manifestanti protesteranno, in modo particolare, contro la presenza di Anna Netrebko, soprano che interpreterà Donna Leonora nell’opera di Verdi, poiché sostenitrice della Russia di Vladimir Putin.