Milano, stretta alla movida, da lunedì restrizioni, aree chiuse e controlli

Inizia lunedì prossimo, 19 agosto, il programma di restrizioni che ridurrà considerevolmente le libertà nella zona della movida di Milano per locali e frequentatori

Controlli, sanzioni e verifiche: che da lunedì prossimo, 19 agosto, renderanno la movida milanese un po’ meno dinamica e forse più regolamentata.

Milano Movida, Polizia Municipale
I controlli inizieranno lunedì 19 agosto – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Troppi parcheggi abusivi, troppa confusione, troppa spazzatura abbandonata ai lati della strada: ma soprattutto troppe compagnie di ragazzi su di giri, se non ubriachi, che alle tre-quattro della mattina si lasciano andare a schiamazzi e discussioni per strada. Con molti eccessi di troppo.

Milano, la mala movida

Di qui la decisione del Comune di Milano che da lunedì metterà in atto una nuova serie di restrizioni riguardanti l’apertura di nuovi locali notturni, con l’obiettivo di contrastare la cosiddetta “mala movida” e di prevenire il sovraffollamento di attività commerciali in alcune aree della città.

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Questo nuovo regolamento per la disciplina dei pubblici esercizi, approvato il 6 maggio dal Consiglio Comunale, mira a bilanciare le esigenze dei residenti con quelle degli imprenditori, garantendo una convivenza più armoniosa e sostenibile nelle zone più frequentate della città.

Milano e la movida, discussioni e polemiche

In realtà la questione non è nuova: la regolamentazione delle aree della movida è una discussione continua che prosegue da quasi dieci anni. Discussioni e polemiche per la verità: perché le prime strette da parte del Comune avevano scatenato una reazione veemente da parte dei piccoli imprenditori proprietari di locali, bar, pizzerie e gelaterie.

Le Aree Sotto Restrizione

L’amministrazione comunale di Milano ha individuato nove macro-aree in cui sarà più difficile ottenere nuove licenze per l’apertura di locali notturni. Queste aree includono Nolo-Padova, Lazzaretto-Melzo, corso XXII Marzo, Bligny-Porta Romana, Ticinese, Darsena-Porta Genova, Sarpi-Arco della Pace, corso Como-Garibaldi, e Isola.

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Queste zone sono state scelte in base a criteri specifici, come la concentrazione di attività commerciali già presenti, la vicinanza a luoghi sensibili come ospedali, scuole e RSA, e la densità della popolazione residente.

All’interno di queste macro-aree, ci sono ulteriori 38 strade definite “zone rosse”, dove sarà consentita l’apertura solo di locali diurni.

Aree rosse e zone critiche

Tra queste strade si trovano piazza Morbegno, largo Bellintani e molte strade particolari come via Venini, via Varanini, via Lecco, via Tadino e molte altre, fino ad arrivare a luoghi iconici, autentici punti di riferimento della movida milanese come le Colonne di San Lorenzo, il Naviglio Grande, il Naviglio Pavese, e la Darsena.

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Queste strade sono state selezionate per la loro alta densità di locali notturni e per i frequenti reclami dei residenti, che lamentano disturbi legati alla movida eccessiva.

Nuove regole

Il nuovo regolamento nasce dall’esigenza di rispondere alle criticità sollevate dai cittadini, in particolare nelle aree dove l’alta concentrazione di locali ha portato a problemi di ordine pubblico, inquinamento acustico, e degrado urbano. Allo stesso tempo, il regolamento si pone l’obiettivo di favorire una distribuzione più equa delle attività commerciali sul territorio cittadino, evitando la saturazione di specifiche zone e permettendo uno sviluppo più sostenibile.

Il parere dei commercianti

Lino Stoppani, presidente dell’EPAM, lAssociazione dei pubblici esercizi Confcommercio di Milano non è critico nei confronti della regolamentazione. Ma attende la sua applicazione per una valutazione: “Stiamo a vedere, a tutti i nostri iscritti ho chiesto di essere collaborativi. Può essere uno strumento in grado di accompagnare in modo nuovo i cambiamenti sociali e urbanistici della città, che sono molti, limitando e prevenendo i danni causati dalla concentrazione di attività in alcune aree”.

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C’è poi un problema ulteriore per gli esercizi ufficiali, che Stoppani sottolinea: “Troppe zone sono invase da abusivi e piccoli esercizi commerciali che vendono alcolici, spesso nelle ore serali e notturne, in modo del tutto ilegittimo alimentando il consumo incontrollato di alcol, soprattutto tra i giovani. Spero che in questo i controlli possano essere attenti e particolarmente rigorosi”.

Licenze più difficili

Con l’entrata in vigore del regolamento, aprire un nuovo locale notturno in queste aree non sarà più una procedura semplice. Non sarà più sufficiente presentare la cosiddetta SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per avviare un’attività: le nuove richieste dovranno passare attraverso un esame rigoroso degli uffici comunali, che valuteranno caso per caso in base ai criteri stabiliti dal regolamento.

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Questa stretta regolamentazione non riguarda solo la creazione di nuovi locali, ma anche il trasferimento di attività già esistenti. Le aree tutelate sono state scelte considerando diversi fattori: la concentrazione di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, il numero di reclami presentati dai residenti nell’ultimo anno, e la presenza di luoghi di interesse storico-culturale o sensibili dal punto di vista della quiete pubblica.

La città cambia

La mappa delle aree tutelate non è statica e verrà aggiornata ogni due anni per riflettere i cambiamenti urbani e sociali della città. Questo permetterà all’amministrazione di adattare le restrizioni in base all’evoluzione delle dinamiche della movida e delle esigenze dei residenti. L’obiettivo è quello di trovare un equilibrio tra la vivacità economica e sociale delle aree più dinamiche della città e la necessità di garantire una qualità della vita adeguata per chi vi risiede.

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Il nuovo regolamento rappresenta un passo importante verso una gestione più consapevole e sostenibile della movida milanese. Se da un lato potrebbe incontrare resistenze da parte di imprenditori che vedranno limitate le loro possibilità di apertura in alcune delle aree più ambite, dall’altro risponde alle richieste di maggiore ordine e controllo da parte dei residenti, che spesso subiscono le conseguenze negative di un’eccessiva concentrazione di locali notturni.

Movida a Milano, tutte le aree sottoposte a controllo

Nolo, via Padova, l’area tra via Lazzaretto e via Melzo a Porta Venezia, Isola, Sarpi, Arco della Pace, corso XXII Marzo, Porta Ticinese, i Navigli, la Darsena, viale Bligny, e Porta Romana. All’interno di queste aree vi sono ulteriori suddivisioni di strade dove il rilascio di nuove licenze sarà ancora più difficile. Queste includono piazza Morbegno, via Venini, via Lecco, via Tadino, via Borsieri, via Canonica, via Fiori Chiari, via Madonnina, corso Como, piazza del Carmine, le Colonne di San Lorenzo.

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