Ha sfiorato uno dei giovani sbucato all’improvviso ed è stato brutalmente aggredito. Individuati e denunciati i colpevoli
Attimi di panico per un 47enne, che questa notte ha rimediato una brutale aggressione. Tutto è accaduto in via Calabiana, in zona Ortles. Lui si chiama Gino Izzo e, dopo i calci e i pugni, sono sopraggiunti sul luogo gli agenti della polizia di Stato ed anche il 112, prontamente chiamati dagli inquilini del palazzo di fronte al luogo dell’aggressione che hanno capito cosa stava succedendo.
Ad aggredirlo sono stati tre giovani fratelli, tra cui una ragazza, che non hanno mostrato alcuna pietà per il 47enne, oggi ricoverato in ospedale per frattura alle costole e sospetto trauma cranico. Ecco la dinamica dell’aggressione e cosa è successo pochi istanti prima.
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Il motivo dell’aggressione
Secondo quanto ha raccontato Gino Izzo ad Ansa, pochi istanti prima dell’aggressione stava uscendo dalla strada con la propria automobile. Si trovava con le ruote posteriori sulle strisce pedonali quando, all’improvviso, uno dei tre ha tirato un calcio alla sua macchina, insultandolo perché non si era fermato prima delle strisce. “Non li avevo visti spuntare fuori“, si è subito giustificato Gino.
A quel punto Izzo è sceso dalla macchina ma, non appena è arrivato faccia a faccia con loro, gli hanno spruzzato in faccia lo spray al peperoncino ed è iniziata una colluttazione. “Qualcuno ha detto a me di lasciarli perché erano solo ragazzi” ha poi continuato.
Le botte e la denuncia
“Gli ho chiesto cosa mi avessero spruzzato addosso, a quel punto ci siamo azzuffati nuovamente e sono finito a terra” ha continuato Izzo, spiegando che all’improvviso non ha capito più niente poiché è diventato vittima di calci, pugni e morsi. “Sono stato colpito a calci e pugni, soprattutto dalla ragazza nello stomaco. Poi uno dei due ragazzi mi ma morsicato il naso” ha raccontato.
Sul posto sono quindi subito intervenuti gli agenti del 112 e quelli del 118, che hanno soccorso l’uomo e si sono messi sulle tracce dei tre ragazzi, che sono stati identificati e denunciati.
