Era l’ora di pranzo di mercoledì quando in banca si è assistiti ad una rapina molto simile ad una scena da film. I banditi al momento sono in fuga.
Un raid con un modus operandi molto simile a quelli avvenuti ad inizio mese sempre in questa zona. E il sospetto che dietro ci siano sempre le stesse persone. Se così fosse, il bottino dei due sarebbe molto più ingente di quanto pensato in un primo momento. L’ultimo blitz, in ordine di tempo, è avvenuto intorno alle 13 di ieri, mercoledì 19 novembre, in una banca di viale Monte Nero, angolo Bergamo.

La giornata stava procedendo in maniera normale. All’interno dell’istituto c’erano i clienti e i dipendenti e nulla faceva presagire ad una rapina in modalità film. Ad un certo punto è scattato il panico con i due banditi che sono riusciti a portare via una bella cifra e fatto perdere le proprie tracce. Le indagini sono in corso anche se non sarà semplici rintracciarli. Al momento l’unica cosa che si sa è che si tratta di italiani.
Rapina in una banca a Milano: il modus operandi è sempre il solito
Il possibile collegamento fra le rapine effettuate ad inizio novembre e quella di ieri è rappresentato dal fatto che il modus operandi è praticamente lo stesso. Tutto ciò fa pensare che dietro ai tre colpi messi a segno nel giro di 15 giorni ci sia la mano dei due italiani anche se ad oggi non si hanno delle certezze.
I due banditi, comunque, agiscono con il consueto modo. Entrano in banca separati: uno con una maschera chirurgica a coprire il volto e un altro con uno scaldacollo bianco. Inizialmente sembrano semplici correntisti, poi estraggono un taglierino, radunano i presenti, chiudono alcuni dipendenti e clienti in uno stanzino senza legarli e attendono i soldi. Il tutto dura circa mezz’ora e poi se ne vanno con il bottino facendo perdere le proprie tracce.

I soldi portati via da questa banca sono circa 40mila euro. Ma il bottino è sicuramente più ingente considerato che parliamo di tre rapine nel giro di 15 giorni. Le indagini da parte della polizia proseguono con l’obiettivo di identificarli e rintracciarli. Non è affatto semplice considerato che ad oggi si sa solo che sono italiani e non si hanno altre informazioni.





