Milano, operaio 23enne morto stritolato da macchina tritarifiuti. Inutili i soccorsi

L’incidente sul lavoro è avvenuto a Cusago, provincia di Milano, ieri sera, venerdì 19 aprile quando un operaio di 23 anni è morto stritolato in un compattatore di rifiuti nell’azienda in cui lavorava

Vittima dell’ennesimo incidente sul lavoro è un giovane ragazzo di 23 anni di origini egiziane deceduto nella serata di ieri, venerdì 19 aprile 2024, mentre lavorava nell’azienda Convertini, specializzata in smaltimento di rifiuti industriali sita in viale Europa a Cusago, nel Milanese.

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Milano, operaio 23enne morto sul lavoro (milano.cityrumors.it)

Inutili i soccorsi giunti sul luogo del fatto, l’operaio è morto sul colpo. Secondo le prime informazioni ricevute, il 23enne egiziano sarebbe caduto in una macchina tritarifiuti non avendo la possibilità di salvarsi.

L’incidente mortale

Erano all’incirca le 23.30 della sera di ieri quando il 23enne cittadino egiziano e operaio in una fabbrica di smaltimento di rifiuti industriali sita a Cusago, è morto dopo essere caduto – per cause ancora da accertare – all’interno di una macchina tritarifiuti. Secondo quanto riportato da il Giorno, sembra che il giovane lavoratore stesse cercando di liberare i nastri di un macchinario per la distruzione di scarti di lavorazione del legno.

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Milano, operaio 23enne morto sul lavoro – ANSA – (milano.cityrumors.it)

Nel tentativo di rimettere in funzione il macchinario ci sarebbe caduto dentro, restandovi intrappolato. Il compattatore, in attività, ha maciullato il corpo del ragazzo. Immediato l’allarme lanciato dai colleghi e dall’azienda che hanno allertato il 118. Giunte in viale Europa – luogo dell’incidente – un’ambulanza e un’automedica coordinate dall’Areu (Agenzia regionale di emergenza urgenza) i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso del 23enne.

Il recupero del corpo

Per estrarre il cadavere del giovane operaio 23enne è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Sul posto sono arrivati ieri sera anche i carabinieri della compagnia di Corsico, per avviare le prime indagini e stabilire l’esatta dinamica della tragedia. In collaborazione all’attività investigativa dei militari anche la sezione rilievi di Milano.

Morti sul lavoro ad aprile

Nel solo mese di aprile sono già diversi gli operai morti sul posto di lavoro. Prima dell’ultimo decesso appena descritto, a Magenta 3 giorni fa è morto un operaio di 36 anni dopo essere caduto dal tetto di un edificio. Il 15 aprile scorso è stata la volta di Karim, 57enne anche lui come il 23enne di Cusago, di origini egiziane. L’operaio 57enne è precipitato dal capannone della ditta edile di cui lui stesso era il titolare a Reggio Emilia.

Il 13 aprile scorso invece a morire è il 40enne Giuseppe Patraglia, deceduto in un’azienda logistica a Brindisi dopo essere precipitato da dieci metri durante la bonifica di uno stabilimento. Lascia moglie e due figli. Solo il giorno prima, il 12 aprile, a perdere la vita è un 69enne, Salvatore di Franco. L’uomo, titolare della ditta, è morto nella gru a Misterbianco folgorato quando il mezzo ha toccato i cavi elettrici.
Gianfranco Conte è morto invece il 6 aprile a Brindisi. L’operaio di 37 anni è stato schiacciato in fabbrica da una bobbina di materiale plastico. Lascia moglie e due figlie.

Il 4 aprile 2024 Francesco Albanese, operaio di soli 23 anni muore a Stornara, provincia di Foggia, travolto dal materiale di scavo a Stornara. Aiutava anche la famiglia nell’azienda agricola. E ancora, il 3 aprile 2024 il 51enne Nino Spanò, carpentiere muore in un cantiere nel Messinese. L’uomo è deceduto dopo 2 mesi in agonia a seguito della caduta da un’impalcatura del cantiere di Montagnareale. Lascia moglie e due figli. Infine, Domenico Fatigati lascia a 52 anni la moglie e tre figli il 1° Aprile scorso: stritolato dal macchinario nella fabbrica automobilistica di Pratola Serra, provincia di Avellino.

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La strage degli operai in Lombardia

La regione Lombardia è, tra le altre regioni d’Italia al primo posto per numero di infortuni sul lavoro e, rispetto all’anno precedente, il loro numero è cresciuto molto. basti pensare che le sole denunce di infortunio a febbraio 2024 sono state 18.386 (in aumento del 11,64% rispetto al 2023), di cui 27 mortali (+42%).

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