E’ stato fermato in evidente stato di ebbrezza alcolica mentre danneggiava le auto in strada. Ai poliziotti minacce di morte e insulti pesanti: “Vi ammazzo come è morto il vostro collega a Milano”
Frasi minacciose accompagnate da insulti pesanti rivolte a due agenti della Volante di Gallarate, Milano, intervenuti per placare un uomo, cittadino marocchino in evidente stato di ebbrezza alcolica. L’uomo stava colpendo alcune macchine di passaggio danneggiandone la carrozzeria e provocando, così, un reale problema alla viabilità cittadina e alla sicurezza stradale e dei passanti.
“Vi taglio e vi ammazzo come è morto il vostro collega a Milano, però io vi ammazzo tutti e due”. Queste le parole usate dall’aggressore, già noto alle forze dell’ordine e per due volte sottoposto a provvedimento di espulsione, a cui si è evidentemente sottratto.
La vicenda
I fatti sono accaduti nella serata di domenica scorsa, 12 maggio 2024 intorno alle 21 a Gallarate quando i poliziotti della Volante sono intervenuti in via XXV Aprile a seguito di una segnalazione riguardante la presenza di uno straniero che colpiva le auto che passavano per strada danneggiandole e contemporaneamente mettendo a rischio la circolazione stradale.
I due poliziotti in servizio hanno intercettato l’uomo, cittadino marocchino, in via Venegoni, ubriaco. Raggiunto l’aggressore gli agenti della Volante gli hanno chiesto di fornire i documenti di riconoscimento ma questo si è rifiutato reagendo aggressivamente verso le forze dell’ordine.
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“Poliziotti di m…”
L’uomo ha iniziato a urlare insulti e minacce agli agenti: “poliziotti di m…, figli di p….Se non mi lasciate andare vi taglio e vi ammazzo come è morto il vostro collega a Milano, però io vi ammazzo a tutti e due”.
Così i due agenti hanno richiesto rinforzi e in poco tempo, grazie all’intervento dei colleghi della Polizia di Stato, l’aggressore è stato bloccato e condotto in Commissariato dove è avvenuta l’identificazione. Dalla banca dati in dotazione alle forze dell’ordine è emerso che quello stesso uomo era già stato raggiunto da due provvedimenti di espulsione e relativi ordini del questore a lasciare il territorio nazionale italiano a cui, ovviamente, l’uomo si era sottratto.
Il cittadino marocchino è stato nuovamente espulso dal prefetto di Varese, e in attesa dell’esecuzione ufficiale del provvedimento di espulsione è stato accompagnato presso il Cpr – Centro di permanenza per i Rimpatri di Milano.