Milano, è successo ancora. Un’aggressione pubblica nei confronti di un giovane che voleva difendere una coetanea presa di mira.
La violenza perpetrata in strada. Stavolta c’è di mezzo un ragazzo di 25 anni, che ha avuto soltanto la “colpa” di voler difendere una giovane in difficoltà. I fatti risalgono allo scorso 19 novembre 2023, quando in via Rismondo, nel cuore del quartiere Lorenteggio, il 25enne viene aggredito ripetutamente con calci e pugni.
Addirittura diversi traumi al setto nasale. In quel frangente la Polizia di Stato è intervenuta, portando il ragazzo al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Carlo. Dove, tra gli altri traumi riscontrati, si annovera anche la frattura di tre denti. 30 giorni di prognosi e la ricostruzione parziale dell’arcata superiore il responso.
Milano, aggredito dal branco: 25enne pestato per difendere una ragazza
L’atteggiamento delittuoso, tuttavia, viene riscontrato dalle autorità che individuano 4 ragazzi intenti a ridurre il coetaneo in fin di vita. Il 25enne non ha rischiato la morte soltanto grazie alla tempestività dei soccorsi. La dinamica, accertata in un secondo momento dalle autorità, è semplice quanto letale.
Il 25enne nota un giovane 17enne intento a colpire al volto la fidanzata. Il ragazzo è intervenuto cercando di sedare gli animi: l’aggressore, in un primo momento, ha accusato il colpo allontanandosi dal posto. Successivamente è tornato in zona dal 25enne e ha “finito il lavoro” con la reazione di un vero e proprio raid punitivo.
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Lesioni gravi e aggravate: 4 ordini di custodia cautelare
4 persone in totale a compiere la violenza, per cui sono stati emessi ordini di custodia cautelare in carcere e di permanenza in casa. Gli autori del pestaggio sono tutti di età media fra i 17 e i 24 anni. L‘iter processuale a carico dei giovani è ancora nella fase delle indagini preliminari: quando e se la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata scatterà la sentenza irrevocabile di condanna. Le accuse sono molto importanti sul piano penale: lesioni gravi e aggravate in prima istanza, seguite da rissa. I soggetti restano sotto osservazione e indagine da parte della Procura di Milano.
