Un drammatico schianto tra un’auto e una moto ha causato la morte di un 20enne ieri sera a Milano. Ecco la dinamica dei fatti
Tutto è successo intorno alle 19,15 di ieri sera nel comune di Nerviano, in provincia di Milano. Un ragazzo di 20 anni, a bordo della sua moto di grossa cilindrata, si è schiantato contro una Bmw e l’impatto non gli ha lasciato scampo. Ecco la ricostruzione dei fatti.
Che il sabato sera sia un momento particolarmente concitato per forze dell’ordine e personale di primo soccorso è purtroppo una realtà. A causa dei fumi dell’alcol, del sonno dopo una lunga serata in discoteca o degli effetti delle sostanze stupefacenti, infatti, gli incidenti aumentano e, nonostante non ci si potrebbe mettere alla guida in determinate condizioni, di fatto questo divieto è spesso poco rispettato. Forse, però, non è questa la cornice dell’incidente che ieri sera, prima delle 20, ha tolto la vita a un ragazzo di soli vent’anni: ecco la dinamica.
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L’incidente tremendo
Lo schianto è avvenuto all’incrocio tra via Ticino e viale Kennedy a Nerviano, in provincia di Milano. Per motivi ancora da accertare, la motocicletta è andata a urtare la fiancata destra del Bmw ed ha concluso la propria corsa su un marciapiede, a pochi metri dal muro di un condominio. I soccorritori sono arrivati immediatamente con un’automedica e due ambulanze ma al loro arrivo, per il 20enne Mattia Dattis di Parabiago, la situazione si palesava già drammatica.
Il 20enne, portato di corsa all’ospedale di Legnano, ha perso la vita poco dopo l’arrivo. Nel medesimo pronto soccorso anche la donna che era alla guida della Bmw contro cui si è schiantata la moto del giovane. Nel frattempo, i Carabinieri hanno effettuato tutti i rilievi del caso e stanno indagando per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e per capire eventuali responsabilità del motociclista o dell’automobilista.
Chi era Mattia, amante del teatro e delle moto
Si chiamava Mattia Dattis, abitava a Parabiago ed aveva solo vent’anni il ragazzo morto ieri sera nell’incidente avvenuto a Nerviano, nel milanese. Animatore dell’oratorio di Santo Stefano, si era diplomato l’anno scorso al liceo Cavalleri e quest’anno aveva frequentato il primo anno di ingegneria al Politecnico. Sui gruppi Facebook delle realtà che frequentava, come la compagnia teatrale dei Pischifralli, non si contano i post di cordoglio e di incredulità.
“Non sarà facile varcare l’androne dell’oratorio e non sentire più il tuo allegro: ciao! Eri un ragazzo al quale non si poteva non voler bene, il tuo grande sorriso era per tutti” scrive qualcuno, a cui fanno eco decine di altri commenti. Tutti descrivono Mattia come un ragazzo energico, solare e sempre disponibile per tutti.
