L’ex imprenditore del web, Alberto Genovese torna in aula. L’uomo già condannato per abusi sessuali, questa mattina dovrà affrontare l’inchiesta relativa all’accusa di evasione fiscale
Alberto Genovese, ex imprenditore del web, condannato in via definitiva a 6 anni e 11 mesi di reclusione per avere prima drogato e poi violentato due ragazze, oggi, martedì 2 luglio 2024, si è nuovamente palesato in Tribunale a Milano per l’altra accusa a suo carico, ovvero quella relativa all’inchiesta di evasione fiscale per 4 milioni e 300mila euro.
L’ex imprenditore, che ha già saldato i conti col fisco, ora mira a patteggiare una pena di 10 mesi convertiti con una multa pecuniaria di 75mila euro. La proposta del legale di Genovese che è stata avanzata nel corso dell’ultima nell’udienza davanti al gup Chiara Valori. La decisione del giudice è prevista per la giornata di oggi.
L’indagine per evasione fiscale
L’ex imprenditore Alberto Genovese, secondo l’inchiesta seguita dalla Guardia di finanza e coordinata dai pm di Milano Paolo Filippini e Rosaria Stagnaro, avrebbe usato una società per evadere al fisco la somma di quasi 4 milioni e mezzo di euro attraverso la gestione di flussi finanziari derivanti dalle sue attività imprenditoriali ma solo per fini prettamente personali come l’acquisto e la ristrutturazione di una villa a Ibiza.
Nella giornata di oggi, martedì 2 luglio, sono attesi, oltre che alla decisione del gup sul patteggiamento proposto da Genovese, anche gli interventi dei legali del suo ex braccio destro Daniele Leali, e della ex fidanzata Sarah Borruso, nell’ambito del processo con rito abbreviato per la seconda inchiesta che vede l’imputato accusato di abusi sessuali nei confronti di altre due ragazze, commessi dall’uomo sempre rendendo le vittime incoscienti con un mix di droghe.
LEGGI ANCHE: >>> Giacomo Bozzoli, è scomparso dopo la conferma dell’ergastolo: è accusato di aver ucciso suo zio Mario nella fonderia di famiglia
LEGGI ANCHE: >>> Smantellata banda di truffatori: 27 raggiri in diverse città della Lombardia
Gli abusi sessuali
Secondo quanto emerso dalle attività investigative dei pm Stagnaro e Filippini, che hanno chiesto di condannare Genovese a 3 anni e 3 mesi di reclusione, gli abusi sessuali perpetrati dall’ex imprenditore risalirebbero al periodo tra il marzo del 2019 e il 31 ottobre del 2020 nei confronti di una modella 22enne.
In uno degli episodi, a partecipare al tragico abuso anche la ex fidanzata dell’uomo, Sarah Borruso, a sua volta imputata insieme a Genovese anche per un secondo tentativo di abuso su una 28enne avvenuto 4 anni fa. Nell’ultima udienza, avvenuta a Milano a porte chiuse, la donna aveva reso dichiarazioni spontanee respingendo tutte le accuse a suo carico, dichiarandosi a sua volta vittima dell’uomo.
Per la donna la Procura di Milano ha chiesto 3 anni di reclusione. Mentre, i legali difensori di Genovese, gli avvocati Scuto e Ferrari, hanno chiesto che il loro cliente venga assolto per le violenze sessuali e per il reato di intralcio alla giustizia, del quale l’ex imprenditore è accusato per aver tentato di offrire qualche migliaia di euro alla modella 18enne vittima del primo processo in cambio di una sua ritrattazione sugli abusi subiti da Genovese. Infine, sempre l’ex imprenditore è anche accusato di detenzione di materiale pedopornografico dopo che gli agenti della polizia trovarono una cartella chiamata “La Bibbia 3.0” nella quale erano conservate immagini di minori. La sentenza del Gup è attesa, dopo le eventuali repliche, il prossimo 12 luglio 2024.