Pugni, calci, urla e spranghe nella maxi rissa avvenuta nel centro storico di Sant’Angelo Lodigiano nel pomeriggio di ieri, giovedì 15 marzo. Coinvolte una decina di persone. Due 20enni sono rimasti feriti
Rimangono, al momento, ancora sconosciuti i motivi che hanno scatenato la cruenta rissa che ha visto coinvolte 10 persone ieri pomeriggio intorno le 17.30 nel centro di Sant’Angelo Lodigiano (Lodi).
Non sono mancati colpi di spranghe e due feriti. I carabinieri della locale cittadina e la polizia locale intervenuti per sedare la maxi lite hanno poi identificato dieci persone ritenute responsabili dei fatti avvenuti ieri 14 marzo 2024 in pieno centro storico.
Ipotesi regolamento di conti
I motivi della rissa non sono ancora noti ma un’ipotesi avanzata dagli inquirenti è che la colluttazione possa essere scaturita da un regolamento di conti. Nella rissa sono rimasti feriti due giovani: un 21enne e un 24enne.
Allertato il soccorso sanitario, sul posto è giunta una ambulanza che ha trasportato i due feriti presso l’ospedale Maggiore di Lodi. Fortunatamente nessuno dei due 20enni ha riportato gravissime ferite e nessuno è in pericolo di vita.
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La maxi rissa
La rissa avvenuta in piazza Caduti, nel pieno centro storico di Sant’Angelo Lodigiano è andata in scena tra urla fra un gruppo di giovani che avevano con loro delle mazze. Pugni, calci e spintoni violenti che hanno terrorizzato passanti e residenti della zona nel cuore del pomeriggio.
I carabinieri hanno identificato gli autori, 10 persone tutte di nazionalità romena. I coinvolti nella maxi colluttazione, secondo una prima ricostruzione dei fatti eseguita dai militari dell’Arma, avrebbero preso a stangate anche una Bmw parcheggiata nei pressi della piazza cittadina. I danni causati all’auto riguardano gli specchietti retrovisori, completamente frantumati e i vetri.
Secondo quanto riporta anche il Giorno, le mazze usate dal gruppo di romeni erano lunghe oltre un metro. La parte clou della maxi rissa è avvenuta sotto i portici del centro storico, mentre alcuni degli autori sono arrivati in strada, altri invece hanno cercato di scappare trovando rifugio nei negozi adiacenti, l’androne di un palazzo e addirittura in una banca. Tutti i componenti del gruppo sono stati denunciati dalle forze dell’ordine.