Non solo la pioggia ma anche il vento di Pasquetta tra le cause principali dei danni in diverse province della Lombardia. Dagli alberi caduti a Lecco allo smottamento sulla provinciale 11 e all’isolamento di Val Tartano
Dopo la pioggia che ha colpito Milano e tutta la Lombardia ieri, oggi è la volta del vento di Pasquetta. La mattina del Lunedì dell’Angelo il maltempo non si arresta e anzi, sembra peggiorare con le forti raffiche di vento che in queste ultime ore stanno colpendo la provincia di Lecco.
Ma non solo Lecco, nella morsa del maltempo con vento e piogge incessanti c’è anche la Valtellina: detriti, fango e alberi si sono riversati sulla carreggiata della provinciale 11 impedendo il transito delle autovetture poco prima della galleria del Dosso. I danni sono molti in diverse province lombarde ma, secondo le previsioni, nel pomeriggio di oggi, 1° aprile, un timido sole dovrebbe spuntare sui cieli di Milano.
Lecco, i danni del vento di Pasquetta
In provincia di Lecco, e più precisamente ai Piani di Bobbio, località Orscellera, a monte di Barzio, come riporta poc’anzi anche il Giorno, il vento ha sfiorato i 150 chilometri all’ora. Le raffiche record non diminuiscono e poco prima delle 6 di questa mattina la stazione meteo del Centro meteo lombardo, ha registrato una raffica a 148 km/h.
Per il forte vento, oltre che per una abbondante nevicata, gli impianti sciistici di risalita e le piste dei Piani di Bobbio sono rimaste chiuse. In funzione solo la cabinovia che collega Barzio ai Piani di Bobbio, ma sono ferme, per motivi di sicurezza sia le seggiovie che lo skilift.
Lago di Como
Non va meglio sul lago di Como dove il vento ha invece raggiunto gli 80 km/h. Nello specifico a Mandello del Lario l’anemometro ha sfiorato gli 84 chilometri orari, mentre a Dervio i 74 km/h così come a Oliveto, sulla sponda occidentale del ramo lecchese del Lario. A Como città infine sono state registrate raffiche di quasi 100 km/h. Un po’ meno a Sagnino dove si segnalano i 97 Km/h.
I danni sono molti anche in questo caso. Rami e alberi divelti a terra. A Mandello sono crollati pali e cavi della linea elettrica e i vigili del fuoco sono intervenuti in soccorso almeno una quindicina di volte solo nella prima mattina di oggi, soprattutto in Valsassina e sul lago di Como.
Frana nel Bresciano
Questa mattina un fiume di fango e detriti ha invaso la Strada Statale 39 che porta al passo di Aprica. La strada è stata chiusa al traffico, in ambedue i sensi di marcia. Ma l’ondata di maltempo nel bresciano ha portato, in via precauzionale, all’evacuazione di alcune abitazioni di via Primavera e via Nicolina.
Nel totale sarebbero una decina le persone costrette a lasciare le proprie case all’improvvisa per trovare riparo altrove aiutate dal lavoro dei vigili del fuoco.
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La situazione in Valtellina
Non si ferma il lavoro dei vigili del fuoco neanche in Valtellina dove, in queste ore sulla Provinciale 11 che collega la Val Tartano al fondovalle, è avvenuto a causa delle forti piogge uno smottamento di grandi dimensioni che ha interrotto completamente il collegamento. Inoltre, dopo la copiosa nevicata del weekend, il pericolo valanghe in Valtellina, Valchiavenna e Valmalenco è alto (4° grado).
Secondo il bollettino Aineva, soprattutto nelle regioni più colpite dalle piogge, le valanghe possono raggiungere dimensioni grandi e minacciare, in alcuni punti, anche le vie di comunicazione poste a quote più basse. Si escludono le escursioni con gli sci o le racchette da neve ma anche le discese fuori pista a causa delle condizioni meteo ritenute pericolose.
Infine, da ieri, domenica di Pasqua, il sindaco di Chiesa in Valmalenco Renata Petrella, come riporta sempre il Giorno, ha chiuso la strada. Il provvedimento attuato dalla sindaca è entrato in vigore domenica 31 marzo 2024 alle 17:00 e resterà attivo fino a nuovo ordine.