Maltempo, i danni su Milano. Granelli: “Tre cose da fare subito”

Il diluvio che ha interessato Milano ieri ha portato diversi danni sulla città e la conta delle conseguenze subite dal maltempo inizia a pesare sui cittadini e il Comune. L’assessore Granelli incita la regione Lombardia: “Servono altre vasche”

Gravi danni in città dopo il diluvio che ha interessato ieri Milano. Diverse le zone cittadine allagate dalla pioggia caduta nel giro di poco tempo. Il maltempo ha evidenziato, ancora una volta, le falle della regione Lombardia sotto questo punto di vista. E l’assessore alla Sicurezza e Protezione civile del comune di Milano, Marco Granelli, in un post social denuncia direttamente la regione sulle cose da fare subito.

Milano, danni per il maltempo
Maltempo, i danni su Milano. Granelli: “Tre cose da fare subito”-Credits ANSA (mIlano.cityrumors.it)

“Giornate come queste ci insegnano molto, almeno tre cose da fare subito”. L’esponente della giunta Sala sprona la regione ad accelerare sui lavori per la creazione delle altre vasche – oltre a quella già inaugurata a Bresso – fondamentali per contenere le piene del Seveso.

Maltempo, gli interventi da fare subito a Milano

L’assessore comunale Granelli spiega nel post pubblicato dopo le conseguenze del diluvio che si è abbattuto sulla città di Milano ieri, giovedì 5 settembre, i lavori che, secondo lui, la regione Lombardia dovrebbe iniziare immediatamente per evitare che in futuro si ripresentino nuovamente problemi di allagamento ed esondazioni in città.

Maltempo Danni MIlano
Maltempo, i danni su Milano. Granelli: “Tre cose da fare subito”-Credits ANSA (mIlano.cityrumors.it)

La prima. La vasca del Seveso di Milano è utilissima, ma da sola non basta: serve completare il progetto, almeno la vasca di Senago e quella di Lentate sul Seveso. Con Regione Lombardia e Aipo stiamo cercando di andare più veloce possibili, ma ci vuole il massimo impegno e perseveranza: Regione e Aipo dobbiamo insieme fare più in fretta”.

Come riporta anche MilanoToday, l’assessore Granelli continua con il punto successivo, rimarcando: La seconda. Il Lambro ha bisogno di interventi di laminazione per evitare quanto successo. Tra giugno e luglio abbiamo fatto almeno 3 incontri con Regione e Aipo, abbiamo elaborato soluzioni: ora dobbiamo andare più veloci, rimuovere la traversa che c’è nel Lambro a sud del quartiere, intervento già finanziato, completare i lavori in corso del comune di Milano in via Idro per una zona di espansione del Lambro, effettuare una vasca sul sistema di fognatura di Ponte Lambro, realizzare una o due vasche sul Lambro nel tratto tra Monza e Milano sud. Per le vasche bisogna progettare, trovare i soldi e realizzare, ma se mai si inizia mai si arriva: la vasca di Milano del Seveso dimostra che se si vuole si può fare”. 

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Il problema dei sottopassi

Infine, l’ultimo punto evidenziato dall’assessore che riguarda la città di Milano e gli automobilisti, come riporta sempre MilanoToday, sono i sottopassi. La terza. Serve continuare ad affinare l’intervento su sottopassi e rete fognaria e di tombinatura stradale: ma il problema non è la pulizia, che va fatta sempre e bene e tutti i giorni, ma di fare in modo che le fognature, tutte quelle di Milano e tutte quelle a nord di Milano nella Città metropolitana di Milano, in provincia di Monza e Brianza, in provincia di Como, Varese e Lecco, abbiano vasche collocate prima dei depuratori, per evitare che quando piove troppo, i sistemi di fognatura scarichino nei fiumi, gonfiandoli.

Milano, danni maltempo
Maltempo, i danni su Milano. Granelli: “Tre cose da fare subito”-Credits ANSA (mIlano.cityrumors.it)

Granelli conclude sottolineando: “C’è un piano in Regione Lombardia con i gestori idrici: a mio parere è inadeguato, sottostimato, lento, e quindi inefficace. I fiumi si gonfiano per quello, e si vede dai grafici, ormai lo sappiamo tutti. Chiedo a regione Lombardia di sedersi subito al tavolo con tutti i gestori e i grandi comuni e le provincie e rifare questo piano, altrimenti non ne usciamo. Milano c’è per fare la sua parte ma non può essere lasciata sola”.

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