C’è chi litiga per attribuirsi la paternità della proposta e, dall’altro lato, chi si stupisce di tutto questo orgoglio: ancora caos per Malpensa
Nei giorni scorsi, la cronaca milanese si è concentrata sulla proposta di intitolare l’aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi, scomparso ormai più di un anno fa. Dal momento in cui la notizia è diventata di dominio pubblico sono sorti pareri e reazioni di ogni tipo, dai più entusiastici fino ai più critici: sono già varie le raccolte firme su Change.org che hanno come obiettivo quello di boicottare questa proposta.
Nelle ultime ore, però, il focus della questione si è spostato sulla paternità di quest’idea. A contendersela, infatti, sono due persone: da un lato c’è Matteo Salvini, leader della Lega e Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Dall’altro c’è Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac, che si assume la responsabilità della decisione. E tra i due litiganti c’è Sala, il Sindaco di Milano, che non fa sconti a nessuno: ecco le sue parole.
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Di Palma o Salvini?
Da un lato, Matteo Salvini rivendica la paternità della proposta dell’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi e dichiara di essere stato lui in prima persona ad averla presentata al Consiglio di amministrazione di Enac, l’organismo che decide le denominazioni degli scali. Qui, in sede di Consiglio, è stata poi approvata senza alcuna obiezione, secondo la sua versione dei fatti.
Dall’altro lato, però, anche il presidente dell’Enac stesso, Pierluigi Di Palma, si attribuisce la responsabilità della decisione ed è proprio questo che sta facendo infuriare Beppe Sala.
Le parole di Sala
“A prescindere dall’idea e dal nome, è pazzesco che in Italia una decisione del genere venga presa da un Presidente di Enac. Io non riesco a comprendere come la politica sia correa di un modo di fare del genere” ha detto Beppe Sala a margine di un evento a proposito della proposta di intitolazione di Malpensa a Silvio Berlusconi.
Qualcuno gli ha quindi fato notare che l’attuale presidente Enac sia stato a suo tempo confermato anche dall’allora Premier Mario Draghi ma Sala ha avuto la risposta pronta anche a questa obiezione. “Ma non è quello, io non discuto il presidente, discuto il fatto che su una cosa del genere che riguarda il territorio il presidente di Enac è formalmente designato a prendere decisioni, ma se avesse un po’ di buon senso, sentirebbe chi ci lavora da anni“.