È il risultato che emerge dalla classifica annuale sull’indice di criminalità pubblicata dal Sole24 Ore in edicola oggi con i dati raccolti dal ministero dell’Interno nel 2024
Milano, Firenze e Roma. Ecco il poco lusinghiero podio dell’Indice della Criminalità del 2024, pubblicato del Sole 24 Ore secondo le statistiche della banca dati interforze del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, che misura le denunce di reato registrate dalle forze dell’ordine ogni 100mila abitanti. In queste aree metropolitane si concentrano il 23,5% degli illeciti rilevati. Seguono poi Bologna, Rimini e Torino, alimentate dal passaggio quotidiano di lavoratori giornalieri e turisti.

Una classifica che prende in considerazione le 106 provincie italiane, da Nord a Sud, in quello che può considerarsi un vero e proprio focus sulle aree metropolitane in Italia. Dai dati pubblicati dal Viminale, nonostante emerga un leggero decremento dei reati segnalati, Milano risulta la città più pericolosa d’Italia, dove il tasso ogni 100mila abitanti sfiora il record dei 7mila illeciti, per un totale di 225.786 denunce di reato nell’arco del 2024 con una media di 618 al giorno.
Una fotografia della criminalità nelle provincie italiane
Anche quest’anno è arrivato puntuale il report del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, pubblicato stamane in anteprima dal Sole24 Ore, che fotografa la classifica annuale di reati denunciati per province in Italia basata sui dati registrati dal riferiti all’anno 2024. Un report che purtroppo fa registrare come i crimini denunciati all’autorità giudiziaria dalle forze di Polizia in Italia siano in aumento e la crescita riguarda soprattutto la micro-criminalità di strada. Un 2% in più rispetto all’ultimo rilevamento effettuato per il 2023 per un trend che non faceva registrare dati così allarmanti dal 2018 l’anno che ha preceduto l’arrivo del Covid e della conseguente pandemia.

Nel 2024 i furti hanno riguardato il 44% delle denunce, in aumento del 3% su base annua. A crescere sono i furti in abitazione (+4,9%), i furti di auto (+2,3%), i furti con strappo (+1,7) e i furti con destrezza (+0,6%). Gli incrementi più elevati sono quelli dei delitti di strada, tra cui spiccano le rapine (+1,8%), i reati legati agli stupefacenti (+3,9%) e le violenze sessuali (+7,5%).
Milano ancora maglia nera della pericolosità
Anche se in buona compagnia di due altre grandi città come Firenze e Roma, che le fanno compagnia sul virtuale podio dei reati commessi per numero di abitanti, Milano si conferma ancora in testa a questa poco lusinghiera classifica, confermando tra l’altro lo stresso risultato dello scorso anno.

Il 2024 quindi vede la riconferma di Milano come maglia nera della criminalità italiana, tanto che lo scorso anno le denunce sono state 6.952 ogni 100mila abitanti, mentre Firenze si è fermata a poco più di 6.500, mentre sul gradino più basso del podio c’è la Capitale con 6401 reati ogni 100mila abitanti. Andando nel dettaglio dei reati il capoluogo lombardo strappa il triste primato grazie all’elevato numero di furti, rapine e danneggiamenti, mentre risulta essere “soltanto” al terzo posto per le violenze sessuali. In controtendenza rispetto alla media italiana sono le quasi assenti denunce per usura, che portano Milano al 43esimo posto nazionale, così come hanno una poca incidenza lo sfruttamento della prostituzione e la pornografia minorile.
					




