Night club con passaggio segreto. Quello che si presentava come un locale notturno nascondeva un privè dove andava in scena l’inferno.
Luci soffuse, ma dietro ogni riflettore l’ombra del malaffare. A Lodi si consuma un business che definire impervio è poco: un night club decide di arrotondare i conti con servizi extra. Lap dance, ballerine, pali, fascino e sensi. Anche tanta prostituzione, spesso senza il volere delle dirette interessate che venivano contattate per un “casting”, poi si ritrovavano a dover fare i conti con del lavoro extra.
Rapporti intimi nel privè – a pagamento – con tanto di spazio apposito. Lontano da occhi indiscreti. I riflettori però li ha accesi la Polizia di Stato che si è scagliata contro i proprietari dell’esercizio: un uomo di 63 anni italiano e sua moglie, russa, che di anni ne ha 46. Entrambi denunciati per sfruttamento della prostituzione e irregolarità.
Il contratto di lavoro presenta delle falle: le ballerine venivano adescate con l’inganno. Tutto emerge dopo che una ragazza, stufa della situazione, va a denunciare ogni cosa alle autorità: dai rapporti intimi alle mancate dichiarazioni. Il maggior numero di pagamenti avveniva in contanti, ma c’era anche il pos: un raggiro al passo con i tempi.
Le tariffe, poi, aggiornate agli attuali standard: rapporto occasionale nei privè con 100 euro in più rispetto alla normale performance delle professioniste. Un vero e proprio harem che lasciava senza parole i clienti. La licenza è stata sospesa per 25 giorni dopo aver trovato nel luogo esaminato dei preservativi usati.
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C’era anche una cassetta di sicurezza con gli incassi delle ultime settimane. Numeri da capogiro, così come le quantità di ragazze che si alternavano attirate da un lavoro sicuro e buoni guadagni. Molto spesso, come si evince dalle confessioni, le giovani si presentavano per ballare ma poi scattava dell’altro. Impossibile tirarsi indietro una volta entrati nel “meccanismo”. Così l’hanno chiamato i gestori che ora dovranno vedersela con ripercussioni ben precise: non balla più nessuno, tranne la loro credibilità.