Lodi come Sodoma: night club costringeva ballerine a prostituirsi, licenza sospesa e denuncia ai proprietari

Night club con passaggio segreto. Quello che si presentava come un locale notturno nascondeva un privè dove andava in scena l’inferno.

Luci soffuse, ma dietro ogni riflettore l’ombra del malaffare. A Lodi si consuma un business che definire impervio è poco: un night club decide di arrotondare i conti con servizi extra. Lap dance, ballerine, pali, fascino e sensi. Anche tanta prostituzione, spesso senza il volere delle dirette interessate che venivano contattate per un “casting”, poi si ritrovavano a dover fare i conti con del lavoro extra.

Night Club Milano
Night Club di Milano, licenza sospesa per sfruttamento della prostituzione (ANSA-MilanoCityRumors.it)

Rapporti intimi nel privè – a pagamento – con tanto di spazio apposito. Lontano da occhi indiscreti. I riflettori però li ha accesi la Polizia di Stato che si è scagliata contro i proprietari dell’esercizio: un uomo di 63 anni italiano e sua moglie, russa, che di anni ne ha 46. Entrambi denunciati per sfruttamento della prostituzione e irregolarità.

Night club con sorpresa a Lodi: denunciati i proprietari

Il contratto di lavoro presenta delle falle: le ballerine venivano adescate con l’inganno. Tutto emerge dopo che una ragazza, stufa della situazione, va a denunciare ogni cosa alle autorità: dai rapporti intimi alle mancate dichiarazioni. Il maggior numero di pagamenti avveniva in contanti, ma c’era anche il pos: un raggiro al passo con i tempi.

Paolo Noise Fabrique
Locale notturno chiuso per sfruttamento (Screenshot Google-MilanoCityRumors.it)

Le tariffe, poi, aggiornate agli attuali standard: rapporto occasionale nei privè con 100 euro in più rispetto alla normale performance delle professioniste. Un vero e proprio harem che lasciava senza parole i clienti. La licenza è stata sospesa per 25 giorni dopo aver trovato nel luogo esaminato dei preservativi usati.

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Il business parallelo

C’era anche una cassetta di sicurezza con gli incassi delle ultime settimane. Numeri da capogiro, così come le quantità di ragazze che si alternavano attirate da un lavoro sicuro e buoni guadagni. Molto spesso, come si evince dalle confessioni, le giovani si presentavano per ballare ma poi scattava dell’altro. Impossibile tirarsi indietro una volta entrati nel “meccanismo”. Così l’hanno chiamato i gestori che ora dovranno vedersela con ripercussioni ben precise: non balla più nessuno, tranne la loro credibilità.

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