E’ scomparso nel nulla da sei mesi il geometra valtellinese Ivano Camarri. Ora la Procura indaga per omicidio. Il movente del presunto delitto potrebbe essere economico
Sei mesi fa è uscito da casa con la sua auto per recarsi ad un appuntamento al quale, Ivano Camarri non arrivò mai. Da quel giorno l’uomo, geometra valtellinese residente a Mantello, località di cui è stato anche vicesindaco, è scomparso nel nulla.
La famiglia denunciò la sua scomparsa ai carabinieri di Traona a metà dicembre scorso ma ora la Procura di Sondrio, capitanata da Piero Basilone, indaga per omicidio. Il mistero è sempre più fitto sulla sparizione del 70enne.
La pista economica
A riportare la notizia delle indagini per omicidio sono alcuni media locali. La pista seguita dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Sondrio che indagano sul caso di sparizione del 70enne Ivano Camarri sarebbe di “natura economica”.
Ancora rimane un vero e proprio mistero la sua scomparsa in Valtellina lo scorso 14 dicembre. Da quel giorno non si hanno più notizie di lui. Era atteso per le 10.00 della mattina quel giovedì, ma nell’ufficio di un collega di Milano, il geometra Camarri non è mai giunto. Il collega ha riferito, all’epoca della scomparsa, che Ivano doveva incontrare dei clienti di entrambi e valutare insieme una compravendita immobiliare di uno chalet in montagna per turisti.
Ma in via Torino, zona centrale di Milano, Ivano non si è presentato a quell’appuntamento. Preoccupato per quell’assenza ingiustificata, il collega milanese ha chiamato la famiglia dell’uomo per sapere se il professionista avesse avuto improvvisi problemi di salute o contrattempi di altra natura atti a spiegare la sua assenza. Ma i familiari di Camarri erano ignari di tutto e così allarmati da quella telefonata, quello stesso pomeriggio hanno presentato denuncia di scomparsa alla caserma dei carabinieri di zona.
Le indagini
Anche se ora la Procura di Sondrio indaga per omicidio, le novità sulla scomparsa di Ivano Camarri sono, al momento, pari a zero. Gli investigatori avevano riferito di una situazione in totale stallo. L’auto con la quale il geometra si era allontanato da casa, un Opel Astra, non si trova più e il cellulare dell’uomo risulta spento dal giorno prima della scomparsa.
Tutti si domandano da ormai sei mesi che fine ha fatto Ivano. La visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza posizionati in Bassa Valtellina e nella zona dell’Alto Lario non hanno fornito indicazioni utili alle indagini al momento. Così, il mistero sul giallo del 70enne si infittisce ancora di più.
I familiari di Camarri dopo la denuncia di scomparsa non hanno offerto importanti spunti alle indagini. Da dicembre gli inquirenti sono al lavoro su quella che ora, non appare più come una “semplice scomparsa”. L’unica risposta che si lascia sfuggire un investigatore è cercare di far luce su quanto avvenuto. L’ipotesi che l’uomo si sia gettato nel lago di Como è stata scartata nel corso delle indagini poiché, dalle ricerche non è stato trovato nessun corpo ne traccia dell’automobile lungo entrambe le sponde del Lario, ne un muretto sfondato, o una traccia di incidente.
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L’allontanamento volontario
Non è esclusa, seppur molto labile, la pista dell’allontanamento volontario di Ivano Camarri. Se così fosse il 70enne si sarebbe spontaneamente allontanato da casa passando attraverso il passo del Maloja e la confinante Svizzera.
Ma questa è solo un’ipotesi e gli investigatori così come la Procura di Sondrio sono ancora in attesa di ricevere i filmati delle telecamere dello Stato elvetico. Molto più plausibile, invece, è la scomparsa di Camarri per “problemi” di natura economica e forse, qualcuno, ha fatto fuori il geometra. Per maggiori informazioni bisognerà attendere le indagini sul caso che, giorno dopo giorno, assume sempre di più i contorni di un giallo.
