L’influencer Ivan Szydlik sui social sfoggiava orologi di lusso e fuoriserie. Ora è stato arrestato, insieme al suo braccio destro Davide Lo Monaco, per truffa aggravata, autoriciclaggio e abusivismo finanziario
Sulla sua pagina social non mancano post con tanto di foto di bolidi, champagne, orologi di lusso e messaggi in cui vanta il suo “impegno” sociale con donazioni ai reparti pediatrici di ospedali. Così, l’influencer da 558mila follower, Ivan Szydlik di Lugano, celebrava la sua sfacciata vita.
L’uomo dalle “capacità imprenditoriali” – così si vantava con i suoi seguaci – è stato arrestato ieri, giovedì 13 giugno, a Milano. Con lui, a finire in manette, anche il prestanome e complice Davide Lo Monaco.
Le attività illecite dell’influencer
Per Ivan Errichiello, alias Ivan Szydlik, noto come il “rivenditore di orologi di lusso” dal corpo (viso compreso) totalmente tatuato, si sono aperte ieri le porte del carcere milanese. L’influencer è stato arrestato insieme a Davide Lo Monaco, nell’ambito di un’indagine condotta dalla Guardia di finanza di Verbania con l’accusa di truffe aggravate, autoriciclaggio e abusivismo finanziario.
Gli illeciti di Errichiello-Szydlik e Lo Monaco sarebbero stati compiuti anche in Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Serbia, Germania, Belgio e Inghilterra. Le attività illegali avrebbero consentito di realizzare all’influencer un profitto di oltre 1 milione di euro. Il business degli orologi di lusso come Rolex e Patek Philippe, venivano venduti online ma mai consegnati agli acquirenti.
Domiciliato in Canton Ticino, Szydlik aveva anche inventato e messo in pratica, attraverso la creazione di un proprio token di criptovaluta, un’attività completamente abusiva di offerta al pubblico di prodotti finanziari, attraverso la pubblicità e il collocamento a distanza di valuta virtuale.
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L’ordinanza delGip
Sia l’influencer che il suo braccio destro, Lo Monaco, secondo l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari Alessandra Di Fazio su richiesta del pm Carlo Scalas, avrebbero dimostrato, come riporta anche il Giorno: una“elevata professionalità a delinquere e capacità di allargare le maglie del loro business, passando in poco tempo dal commettere la prima truffa ai danni di una coppia nella compravendita di due Rolex, nonché alla creazione di società ad hoc attraverso le quali avrebbero raggirato diversi clienti nell’acquisto delle quote sociali in modo da far perdere le tracce del denaro illecitamente acquisito”.
Per agganciare le vittime un ruolo importantissimo giocava l’intensa attività social di Szydlik.
Le manette nei confronti dei due sono scattate al termine delle indagini seguite dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Verbania, dopo diverse segnalazioni di operazioni sospette in materia di riciclaggio.
Secondo i finanzieri, Errichiello sarebbe riuscito ad accumulare ingenti risorse finanziarie da diverse truffe aggravate tali da consentirgli di ostentare un tenore di vita elevatissimo. Almeno fino a ieri quando i social si sono spenti per lui.
