Hanna Herasimchyk, ex ballerina di night di origini bielorusse, sarebbe stata soffocata dal compagno Konrad Daniec durante una lite, un delitto che ha scosso il piccolo comune di Pozzuolo Martesana
Non sembrava che potesse essere un omicidio, l’ennesimo caso di un femminicidio in Lombardia. Sembrava una morte naturale da soffocamento la morte di Hanna Herasimchyk, una ex ballerina di night di origini bielorusse.
Oggi quel caso, che si aperto il 14 giugno scorso dopo il rinvenimento del corpo senza vita della donna nel suo appartamento di Pozzuolo Martesana, è a una svolta.
Hanna Herasimchyk, ommicidio
La morte di Hanna, 46 anni, era stata inizialmente attribuita a cause naturali: ci sono voluti sei mesi di indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano per archiviarla come omicidio. Che al momento ha anche un indagato. Si tratta proprio dello stesso uomo che aveva innizialmente lanciato l’allarme, il compagno della donna, Konrad Marek Daniec, 43 anni.
L’uomo, un camionista, aveva dichiarato di aver trovato il corpo della donna esanime al suo rientro a casa dopo una trasferta di lavoro.
Le indagini sulla morte di Hanna e la svolta
Sin dalle prime fasi, il racconto di Konrad Daniec aveva sollevato alcuni dubbi tra gli inquirenti. L’autopsia sul corpo della vittima ha rivelato segni di soffocamento così come anche la presenza di vistose ecchimosi su braccia, gambe e testa. Questi elementi, uniti a una ricostruzione temporale della giornata dell’11 giugno, hanno portato gli investigatori a ritenere che l’uomo avesse simulato il ritrovamento del cadavere per depistare le indagini.
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Le attività tecniche, incluse intercettazioni e analisi forensi sui dispositivi elettronici, hanno permesso di individuare gravi indizi di colpevolezza a carico di Daniec. La svolta è arrivata oggi quando i carabinieri hanno arrestato l’uomo con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
La dinamica dell’omicidio
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il delitto sarebbe avvenuto due giorni prima del rinvenimento del corpo della donna, e più precisamente nella notte tra l’11 e il 12 giugno. Durante una violenta lite, l’uomo avrebbe aggredito Hanna colpendola su varie parti del corpo e infine strangolandola. Il giudice per le indagini preliminari ha sottolineato che l’omicidio sarebbe avvenuto in un lasso di tempo di soli 18 minuti, compatibile con la permanenza dell’indagato nell’abitazione.
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Dopo aver commesso il crimine, Daniec avrebbe inscenato il ritrovamento del cadavere per far credere che la morte fosse avvenuta per cause naturali o per un’overdose di farmaci. Tuttavia, le prove raccolte durante le indagini hanno smentito questa versione, facendo emergere un quadro di violenza domestica.
Il contesto personale e sociale di Hanna
Hanna Herasimchyk, 46 anni, aveva vissuto una vita segnata da difficoltà personali e sociali. Ex ballerina di night, negli ultimi anni svolgeva lavori occasionali come badante per mantenersi. La donna conduceva un’esistenza solitaria, senza legami significativi con amici o parenti, e conviveva con il compagno in un rapporto descritto dai vicini come burrascoso e caratterizzato da frequenti litigi.
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Nonostante i segnali di violenza nella relazione, Hanna non aveva mai sporto denuncia contro il compagno. Secondo i vicini, le liti tra i due erano frequenti, ma non avevano mai portato a interventi ufficiali delle autorità.
La reazione della comunità
Il caso della tragica morte di Hanna ha scosso profondamente la comunità di Pozzuolo Martesana, un piccolo comune all’estrema periferia est della provincia di Milano, circa 2mila abitanti.
Konrad Daniec è stato arrestato il nel furgone in cui viveva dopo essere stato cacciato dalla casa di famiglia. Attualmente si trova in custodia cautelare e dovrà rispondere delle accuse di omicidio volontario aggravato.