Guido Salvini saluta la magistratura e dopo oltre 40 anni di inchieste. Si congeda dal Tribunale di Milano. Si tratta di uno dei più importanti giudici del Palazzo di Giustizia meneghino. Ha seguito alcuni tra i più grandi casi di rilevanza nazionale.
Il giudice Salvini ha da poco compiuto i 70 anni d’età e ora va in pensione. Un uomo dedito a combattere i fenomeni illegali sparsi in giro per l’Italia, nonché tanti altri episodi della storia del Paese. “Per ragioni di indipendenza personale, non aderisco ad alcuna corrente organizzata della magistratura“, si legge sul sito realizzato e curato dallo stesso giudice ormai in pensione.
Chi è Guido Salvini
Salvini è entrato nel mondo della magistratura nel 1982, quattro anni prima la laurea conseguita a Milano. Ha svolto per alcuni anni anche l’attività di assistente universitario. Ha ricoperto incarichi di giudice istruttore e in seguito giudice per le indagini preliminari, seguendo anche inchieste sul terrorismo di destra e di sinistra. Indagini approfondite sui Nuclei Armati Rivoluzionari (Nar), Brigate Rosse (Br) e di recente anche sul terrorismo internazionale.
Le inchieste
Sul fronte investigativo si è occupato di indagini e inchieste sul calcioscommesse, nonché infiltrazioni delle mafie nel Settentrione, fenomeni sociali illegali legati alla vita dei trapper. Ma il suo nome è legato principalmente al caso di Abu Omar e del suo rapimento dell’Imam di Milano avvenuto da parte di alcuni agenti della Cia. Inchiesta sull’attentato di piazza Fontana e sul fallimento della Parmalat. E ancora il caso Ramelli e le Brigate Rosse.
Guido Salvini è stato anche consulente della commissione d’inchiesta per i fascicoli sulle stragi naziste e fasciste del periodo 1943-1945, nonché sul sequestro dell’onorevole Aldo Moro: resta consulente della Commissione Antimafia e continuerà a lavorare anche in questa ottica. Un addio maturato con il raggiungimento dell’età pensionabile, ora un nuovo cammino.
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Il commento del gip
Guido Salvini ha parlato di una lunga carriera costellata da tanti momenti difficili e da conquiste importanti sul fronte della legalità. “I momenti più coinvolgenti di questi quarant’anni di lavoro sono stati certamente gli anni del terrorismo. Con altri colleghi siamo riusciti a convincere centinaia di giovani, proprio in quel periodo, ad abbandonare la lotta armata e a reinserirsi nella società“, ribadisce.
Il caso che lo ha segnato
Salvini ha parlato di un episodio che lo ha colpito profondamente e che riguarda gli autori di un delitto commesso nel 1975 a Milano. “Un momento certamente molto intenso è stata anche la scoperta dei responsabili dell’omicidio Ramelli che era una vittima serie B, lo stesso impegno che vi è stato per Fausto e Iaio per i quali purtroppo non sappiamo ancora la verità“, spiega.