Sono passati ormai nove giorni da quando lo scorso 23 marzo il 59enne Gianfranco Bonzi è scomparso da Milano. Giorni di dubbi e angoscia per i familiari dell’uomo, custode di un palazzo nel centro città. Il punto sulle ricerche
Ha fatto perdere le sue tracce sabato 23 marzo, giorno in cui Gianfranco Bonzi, 59enne custode di un palazzo in via Borgonuovo a Milano, è sparito nel nulla. L’ultima volta che l’uomo è stato visto era proprio in quel condominio in pieno centro. E’ uscito dall’edificio in cui lavora e non è più tornato a casa.
Nove giorni di silenzio che pesano come un macigno sul cuore della famiglia Bonzi, sempre più angosciata dalla scomparsa del 59enne. Anche la trasmissione televisiva in onda su Rai 3 “Chi l’ha visto?” si è occupata della vicenda, sollevando l’allarme sulla sua scomparsa improvvisa, cercando così di mobilitare l’opinione pubblica per le ricerche.
Il mistero del trolley
Secondo quanto riferito dai parenti di Bonzi all’associazione Penelope Lombardia – la comunità online che si è occupata anche della scomparsa e del ritrovo, successivo, del 16enne Edoardo Galli – Gianfranco Bonzi è “alto 1,60 metri, pesa 65 chili, è rasato e ha gli occhi verdi. Al momento della scomparsa indossava dei jeans blu, scarpe sportive e una giacca chiara”. Il mistero è che Gianfranco ha lasciato a casa il portafogli con le carte bancomat e il cellulare, mentre avrebbe portato con sé un trolley di colore chiaro dal contenuto misterioso.
A denunciarne la scomparsa è stato il figlio del 59enne. Le ricerche, partite immediatamente, si sono estese oltre il capoluogo lombardo, arrivando anche nell’area del Ticino e in particolare nella zona di Motta Visconti, dove risiedono i suoi cugini. Ma anche nel Veneto, soprattutto nel comune di Porto Viro, dove il custode ha molti amici e parenti e dove d’estate trascorreva le sue vacanze, nel Polesine.
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Ipotesi allontanamento volontario
Dal giorno della scomparsa, le indagini dei carabinieri sono partite subito alla ricerca dell’uomo seppur, al momento, le forze dell’ordine propendono per un allontanamento volontario.
La pista dell’allontanamento volontario ipotizzata e seguita oggi dagli uomini dell’Arma dei carabinieri di Milano sarebbe avvalorata anche dal racconto di alcuni amici e parenti di Gianfranco Bonzi, secondo i quali l’uomo stava attraversando una situazione emotiva molto difficile.
Gli appelli sulla scomparsa del 59enne comunque non si arrestano e chi lo dovesse vedere, fanno sapere parenti e amici attraverso un post pubblicato sulla pagina social Facebook dell’associazione Penelope Lombardia, può contattare le forze dell’ordine al 112 oppure la stessa associazione al numero di cellulare 380.7814931.