Doppio agguato in strada, 34enne sgozza uomo e tenta di uccidere un ragazzo. Al killer “il premio” sulla condanna definitiva

Dopo il doppio raid avvenuto in strada a Como, per Omar Querenzi arriva la condanna definitiva. Solo 17 anni di carcere per aver ucciso con un pezzo di vetro un 76enne e tentato di ammazzare un 25enne con la stessa modalità

Ieri, martedì 30 aprile 2024 la condanna per il killer 34enne di Albiolo, Omar Querenzi, diventa definitiva. L’uomo è detenuto in carcere dall’11 agosto del 2022, quando era stato arrestato per l’omicidio del pensionato 76enne Giuseppe Mazza, sgozzato in via Giussani, a Como, con un pezzo di vetro mentre si trovava all’interno della sua auto e per il tentato omicidio di un giovane di 25 anni ferito allo stesso modo dal killer mentre aspettava l’autobus alla fermata.

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Doppio agguato in strada, 34enne sgozza un uomo e tenta di uccidere un 25enne. Al killer condannato il “premio” sulla pena definitiva. Ecco perché (ANSA) milano.cityrumors.it

L’omicida è stato condannato a poco meno di 17 anni di carcere a febbraio scorso, con rito abbreviato, ma i suoi legali, gli avvocati Denise Canu e Pasquale Saggiomo, hanno deciso di non ricorrere in Appello, beneficiando così della Legge Cartabia, che prevede uno sconto di pena di un sesto per chi rinuncia all’impugnazione delle sentenze dei processo celebrati con rito abbreviato.

Condannato con lo sconto di pena

Tre anni e tre mesi di sconto, ovvero 40 mesi, sulla pena detentiva definitiva. La condanna per Omar Querenzi ammonta a meno di 17 anni di reclusione. Una decisione presa di comune accordo tra i legali e il loro cliente. Tutto valutando gli scenari possibili che sarebbero scaturiti dalla scelta di affrontare ulteriori grado di giudizio, del quale non sarebbe stato possibile prevederne gli esiti.

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Doppio agguato in strada, 34enne sgozza un uomo e tenta di uccidere un 25enne. Al killer condannato il “premio” sulla pena definitiva. Ecco perché (ANSA) milano.cityrumors.it

Il giudice, come riporta anche il Giorno, spiega i criteri che hanno portato alla scelta definitiva della condanna per l’imputato, secondo cui: “I fatti di cui era accusato Querenzi erano “pacifici”, caratterizzati da accentuata colpevolezza e incontrovertibile pericolosità sociale. L’epilogo di violenze reiterate scaturite dalla rabbia per le ingiustizie del mancato accoglimento, da parte dei sanitari ospedalieri, della sua richiesta di trattamento, rimettendolo in strada, a cui si era aggiunto il rifiuto del suo stesso genitore di accoglierlo e di andare a prenderlo”.

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Il folle raid in strada

Quel giorno il 34enne Omar Querenzi si era dunque avviato da solo a piedi dall’ospedale Sant’Anna di Como verso il centro città armato di una bottiglia rotta con cui ha minacciato, ferendo due bambini, poi ferendo alla gola il ragazzo di 25 anni alla fermata del bus di via Giussani, e, in ultimo sgozzando, procurandogli la morte, Giuseppe Mazza.

Il pensionato di 76 anni era seduto all’interno della sua auto parcheggiata poco distante da via Giussani quando fu raggiunto improvvisamente da Querenzi. Dopo l’orrendo raid in strada l’aggressore fu fermato e arrestato dalla Polizia di Stato intervenuta sul posto. Era l’11 agosto del 2022.

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