Delitto Garlasco, colpo di scena inaspettato dall’ex generale Garofano

Giorni tormentati nell’ambito dell’inchiesta relativa al caso dell’assassinio di Chiara Poggi, con scelte e decisioni che stupiscono

Un colpo di scena all’improvviso. Sembra che attorno a Garlasco non si voglia stare tranquilli nemmeno un minuto. E così se si aspettano novità attorno al caso e alle indagini, ecco che esce fuori l’indagine sull’ex Pm di Pavia Venditti e nemmeno qualche giorno dopo una decisione che lascia stupefatti che riguarda l’ex generale del Ris di Parma Luciano Garofano.

L'ex generale Garofano mentre entra in Procura a Pavia
Delitto Garlasco, colpo di scena inaspettato dall’ex generale Garofano (Ansa Foto) Milanocityrumors.it

Già perché l’ex generale del Ris ha preso una decisione che ha lasciato spiazzati la maggior parte delle persone che sta dietro al caso e alle indagini su Garlasco. E non poteva essere altrimenti il fatto che Luciano Garofano abbia rinunciato al suo incarico di consulente di Andrea Sempio mentre è ancora in corso l’incidente probatorio.

Una decisione inaspettata che ha sorpreso anche i legali dello stesso Sempio, tanto che uno degli avvocati ha spiegato la situazione con molta sorpresa: “Io e il collega Massimo Lovati abbiamo ricevuto da Garofano la rinuncia del mandato”. Le parole sono dell’avvocato Angela Taccia, che assiste l’indagato per l’omicidio di Chiara Poggi nell’inchiesta di Pavia.

“Una divergenza su cose tecniche”

“La rinuncia è legata a divergenze tecniche nella difesa. Preciso che Garofano, fino alla fine, si è detto convinto dell’innocenza di Sempio”. Il caso, 18 anni dopo l’omicidio di Chiara Poggi, continua nel furore della nuova inchiesta della Procura di Pavia, quella che solo pochi giorni fa, aveva sconvolto con il blitz di finanza e carabinieri all’alba, le perquisizioni lampo ed i 9 nuovi indagati, e l’accusa di corruzione per l’ex procuratore Venditti.

Mentre la difesa dell’ex procuratore pavese sta preparando il ricorso al Tribunale del Riesame contro il decreto di perquisizione e sequestro di venerdì scorso, firmato dalla Procura di Brescia, che lo accusa di aver ricevuto denaro per scagionare Sempio già nel 2017, sul fronte omicidio c’è attesa per l’analisi di quell’aplotipo Y, eventualmente idoneo ad individuare la discendenza in linea paterna, rintracciato sulle unghie della vittima.

I genitori di Andrea Sempio
“Una divergenza su cose tecniche” (Ansa Foto) Milanocityrumors.it

L’esame di quella porzione di cromosoma di Ignoto 1 – secondo una recente consulenza dei pubblici ministeri riconducibile all’attuale indagato – è il passaggio finale, e forse il più delicato, dell’accertamento irripetibile di cui la perita Denise Albani ha chiesto e ottenuto una proroga di 70 giorni.

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