Ormai non si contano più le numerose volte dove ci sono costanti retroscena e situazioni particolari e scabrose che fanno riflettere
Giorni terribili e di continui ribaltamenti. Ormai tutto questo a Garlasco riesce quasi a non fare più notizia, tante sono le cose che accadono ogni ora, non tanto ogni giorno. Ci sono personaggi che se ne vanno e abbandona la scema e altri che vengono inquisiti anche se col delitto poco c’entrano.

Sembra quasi di assistere a un processo del processo, giorno dopo giorno. Uno di questi, il 14 ottobre, è stato quello del ricorso che i legali dell’ex pm Mario Venditti hanno presentato al tribunale del Riesame. C’era Domenico Aiello, l’avvocato dell’ex pm, che ha chiesto il dissequestro di tre pc, due hard disk e u cellulare. Non ha parlato tanto anche perché la tensione era parecchia all’esterno della procura di Brescia, ma ci ha tenuto a specificare che “ci vuole senso di responsabilità prima di rovinare la vita alle persone”.
Già perché l’ex magistrato Venditti durante la sua audizione davanti ai giudici ha spiegato e sottolineato come nella sua vita non abbia mai preso soldi al di là del suo stipendio e che ormai la sua “vita è rovinata“. E non potrebbe essere altrimenti se tutto quello che si sta verificando alla fine non risulti vero. Il problema è sempre lo stesso, una volta terminate le indagini e appurato che magari non c’era niente di poco chiaro, a Venditti nessuno gli potrebbe tirare indietro nulla e cancellare quanto è stato detto e scritto sul suo conto.
Lo sfogo di Venditti e l’addio di Lovati
I legali dell’ex Pm seguiranno passo dopo passo quanto sta accadendo, anche se da fuori sembra tanto che si stia navigando un po’ a vista, anche se i magistrati che stanno portando avanti questa indagine fanno sapere che ci sarebbero motivazioni serie dietro a questa situazione. Si vedrà anche perché ci sono sempre le prove da portare e dimostrare le accuse che vengono mosse nei confronti dell’ex pm.
Ma non solo Venditti. Oltre all’ex pm a cadere c’è anche un altro personaggio molto famoso sulla situazione legata a Garlasco e si tratta dell’avvocato Massimo Lovati che in questi ultimi mesi le stava tentando davvero tutte, ovviamente senza volerlo, per farsi cacciare dalla famiglia Sempio. Detto, fatto. E così dopo l’ex generale Garofano, a togliere il disturbo è anche il legale un po’ estroso che nelle ultime settimane è venuto alla ribalta per alcune tesi strampalate e soprattutto accuse che dovrà andare a spiegare alla Procura di Pavia.

Dal 14 ottobre, l’avvocato Massimo Lovati non è più il legale di Andrea Sempio, indagato nella nuova inchiesta della procura di Pavia per l’omicidio di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto del 2007 nella villetta di famiglia in via Pascoli a Garlasco. Ne ha dette tante, probabilmente troppe.