Da un gesto cattivo e incivile, Milano si ribella con l’amore: cosa è successo

Da otto anni ogni giorno una mamma posa un girasole per ricordare il figlio morto, qualcuno ha strappato il fiore e lasciato un biglietto indegno

Una storia che vale la pena raccontare e diffondere. Per qualcuno è già diventata la rivolta del girasole. Una di quelle vicende che lasciano interdetti, ma che dalla quale può clamorosamente nascere qualcosa di incredibile e meraviglioso.

Il campo di basket di via Dezza a Milano e la scritta indegna
Da un gesto cattivo e incivile, Milano si ribella con l’amore: cosa è successo (Screenshot Facebook Milanocityrumors.it)

E’ la storia di una povera mamma che nel 2017 deve purtroppo vivere il dolore più grande, ossia vivere la perdita di un figlio, un ragazzo di 15 anni che mentre giocava a basket ha avuto un malore che gli è stato fatale. Era il 2017 ed è successo sul campo di basket di via Dezza in zona Solari, una delle più conosciute e anche affascinanti zone della città. Ebbene, questa mamma da quella maledetta data, ogni giorno passa lì e posa un girasole vicino al campo.

Un gesto di grandissimo amore e anche conforto per questa mamma che vuole ricordare anche così il suo bambino che non c’è più e che se ne è andato giocando a basket, lo sport che amava più di ogni altra cosa. Il problema nasce dal fatto che due giorni fa, una persona ha preso e strappato il girasole e così ha fatto per diverso tempo, fino a quando la mamma non ha deciso a sua volta di rispondere lasciando un biglietto e spiegando il motivo per cui lei lasciava il fiore ogni giorno.

I milanesi non ci stanno e portano girasoli al campo

La madre del 15enne, constatata la maleducazione e la cattiveria di questa persona ha deciso di rispondere con un biglietto scritto in prima persona, come se fosse Alessandro, il suo bambino a parlare a questa persona che si era resa protagonista di un gesto così indegno e senza civiltà e amore, ma anche comprensione del dolore.

Non strapparmi. Non mi sono più rialzato dopo essere caduto su questo campo. Questo girasole mi ricorda. Grazie. Alessandro”, il biglietto che ha lasciato la mamma carica di dolore. Ma la reazione è stata peggiore dello strappo del fiore e con disprezzo e con un italiano stentato ha risposto: “Se tutti mettono un fiore per ogni morto, Milano sarebbe una pattumiera”.

I girasoli che sono stati portati dai milanesi in risposta al brutto gesto
I milanesi non ci stanno e portano girasoli al campo (Screenshot Facebook Milanocityrumors.it)

Una vicenda che è stata raccontata e diffusa dalla pagina Facebook “La Giornata Tipo“, molto conosciuta dagli amanti di basket tanto che ha una community di oltre 500mila appassionati di pallacanestro. E da lì è partita l’indignazione totale da parte di tutti con un post che ha fatto il giro del web anche tra chi non è appassionato di basket e le condivisioni sono state migliaia, tanto da diventare virale.

E la risposta di questa pagina è stata condivisa da tutti, tanto che ci sono tantissimi milanesi che da oggi 26 novembre non fanno che portare girasoli e riempire il campo di fiori ovunque. “A prescindere dalla non conoscenza della lingua italiana, a prescindere dalla vigliaccheria di chi ha risposto, senza farsi vedere, rovinando quel biglietto, a prescindere da tutto, quello che colpisce maggiormente è la mancanza totale di umanità È l’abisso della crudeltà, è lo squallore umano, è l’inspiegabile assenza di empatia di fronte alla peggior tragedia che possa capitare a una persona, è l’inspiegabile godimento nel distruggere, senza motivo, un girasole che rappresenta l’appiglio al quale è aggrappata una madre che cerca di sopravvivere alla perdita di un figlio”.

E ancora: “Se questa signora ci sta leggendo, le vogliamo dire che per fortuna non siamo tutti così e per quel che può servire le esprimiamo profonda vicinanza. Sarebbe bello se nei prossimi giorni tante persone potessero portare un girasole. Sarebbe anche bello che il girasole diventasse il simbolo di quel campo. E sarebbe ancor più bello se tu, che hai causato tutto questo, ti rendessi conto che l’unica pattumiera di questa storia è quella che stai dimostrando di avere nell’anima”. E la risposta delle persone è stata intensa e bellissima.

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