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Cronaca

Cpr di Milano, chiuse le indagini sulle “condizioni disumane”

Si va verso il processo per i due gestori del Cpr di via Corelli a Milano. La Procura chiude l’inchiesta sulle “condizioni disumane”

La Procura di Milano ha chiuso le indagini sul caso del Cpr – Centro di permanenza rimpatri  – di via Corelli che, il 13 dicembre scorso, era stato di fatto commissariato col sequestro dell’azienda che gestiva il centro, la società Martinina srl con sede a Salerno.

Cpr di via Corelli a Milano, inchiesta chiusa per le condizioni disumane dei migranti. Ora si va verso il processo per i due amministratori della società Martinina srl che gestiva il centro di permanenza rimpatri (ANSA) milano.cityrumors.it

L’inchiesta della Guardia di Finanza per frode in pubbliche forniture e turbativa avevano fatto emergere a inizio dicembre con un’ispezione dei finanzieri di Milano le condizioni “disumane” in cui vivevano i migranti, solo per citare alcuni fatti: “cibo pieno di vermi”, assenza di mediatori culturali e linguistici, l’uso costante di psicofarmaci, letti e bagni fatiscenti. Fatti riscontrati nell’inchiesta condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria e coordinata dai pm Paolo Storari e Giovanna Cavalleri.

Cpr di Milano, verso il processo

Per i due amministratori della società Martinina srl, Alessandro Florenza e Consiglia Caruso, ora si va verso la richiesta di rinvio a giudizio. Inoltre la stessa azienda è indagata per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.

Cpr di via Corelli a Milano, inchiesta chiusa per le condizioni disumane dei migranti. Ora si va verso il processo per i due amministratori della società Martinina srl che gestiva il centro di permanenza rimpatri (ANSA) milano.cityrumors.it

Dalla chiusura dell’inchiesta, emergono una serie di altre imputazioni a carico di Alessandro Forlenza per turbativa perché, come riportano i pubblici ministeri: “Come amministratore di fatto di Engel Italia srl e Martinina srl l’imputato avrebbe presentato documentazione contraffatta prendendo parte anche ad altre gare d’appalto sulla gestione, in particolare, di cpr tra Milano, Salerno, Brindisi e Taranto”.

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La difesa di Florenza

Dopo la convalida del sequestro avvenuta lo scorso 21 dicembre 2023, il Cpr di via Corelli a Milano ora è gestito da un amministratore giudiziario, il commercialista Giovanni Falconieri.

Nel frattempo, l’avvocato difensore di Alessandro Florenza, il legale Antonio Ingroia, come riporta l’ANSA, ha dichiarato: “Il mio assistito, Alessandro Forlenza, ribadisce la sua estraneità ai fatti contestati, così come contestati, e fornirà i dovuti chiarimenti documentati, riservandosi di chiedere di essere sentito dagli inquirenti e depositare apposita memoria corredata delle prove della sua difesa”.

Nelle immagini video girati nel Centro di permanenza rimpatri di via Corelli e poi finiti agli atti nell’inchiesta della Procura si vedono i migranti calpestati in tutti i loro diritti: alcuni malati, sofferenti e con piedi fratturati o mal di denti che non venivano assistiti per non pagare. mostrano immagini dove i diritti delle persone trattenute venivano apparentemente calpestati. E non andava meglio agli altri ospiti del Cpr che, venivano maltrattati con del cibo di pessima qualità, scaduto addirittura servito, in alcuni casi, anche con vermi.