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Cronaca

Cpr via Corelli commissariato, sequestro d’urgenza dopo lo scandalo: le novità sulla gestione

Commissariato il Cpr di via Corelli a Milano: la decisione del gip ha disposto il sequestro preventivo dopo la scoperta sulla gestione del centro. 

Il Centro di permanenza per i rimpatri di via Corelli, a Milano, è stato commissariato. A deciderlo è stato il giudice per le indagini preliminari Livio Cristofano che ha convalidato il sequestro preventivo d’urgenza. Questo è quanto disposto dalla Procura di Milano dopo aver scoperto che la società Martinina Srl avrebbe ricevuto a novembre il rinnovo per altri 12 mesi della convenzione.

Cpr di via Corelli, dopo l’ispezione della Finanza il primo dicembre. Le novità sulle indagini a distanza di giorni, ora il sequestro (ANSA)

Di fatto sarebbe risultato così inutile un nuovo provvedimento che era stato chiesto in precedenza dai pm, impedendo da quel momento in poi la partecipazione della società a nuove gare. Il commercialista Giovanni Falconieri ha ricevuto l’incarico di occuparsi del Cpr che accoglie migranti a Milano. La struttura è finita nell’occhio del ciclone a causa della gestione della società Martinina.

Le conseguenze per il Cpr di via Corelli

Vista la convalida del sequestro, infatti, la società avrà il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per i prossimi 12 mesi. Sotto accusa ci sarebbero la mancanza di servizi, alcuni dei quali di base come qualità cibo e pulizia bagni, constatando l’assenza di assistenza medica per gli ospiti. Questa tipologia di pratiche, nonostante la dichiarazione, non sarebbero state espletate.

Cpr di via Corelli a Milano, l’orrore raccontato dai testimoni (ANSA)

Di conseguenza, quindi, il provvedimento del gip ha confermato che la gestione del Cpr di via Corelli, a Milano, “non risponde minimamente alle richieste d’appalto e alla corresponsione economica garantita per ciascun trattenuto nella struttura“, si legge nel provvedimento. Cibo, pulizia dei servizi igienici sarebbero al centro di approfondite indagini che, però, ne avrebbero evidenziato anche  la totale mancanza delle norme sull’assistenza medica degli ospiti.

Una decina di giorni fa nel Cpr di via Corelli erano state scoperte alcune problematiche non di poco conto. I migranti ospitati nel Centro di permanenza rimpatri a Milano viveva in condizioni assolutamente disumane, ora invece il sequestro del centro che è stato commissariato. Toccherà al commerciante Giovanni Falconieri il ruolo di amministratore giudiziario incaricato della gestione del centro.

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Le scoperte

Secondo le indagini effettuate nel Cpr, l’inchiesta ha documentato video e fotografie, indicate come situazioni disumane a tal punto da costringere il Comune di Milano a provvedere per la chiusura immediata della struttura di via Corelli, a Milano. Tutto risale allo scorso primo dicembre con un blitz della Guardia di Finanza. Intanto risultano indagati Alessandro Forlenza, amministratore della Martinina, insieme alla madre 73enne Consiglia Caruso, attuale amministratrice di diritto