Riverso a terra in un lago di sangue nella sua casa a Colli Verdi, nell’alto Oltrepò Pavese. Carlo Giovanni Gatti è stato (forse) brutalmente ucciso a 89 anni. Ma chi è stato e perché? La morte diventa un giallo
Un delitto avvenuto tra le mura domestiche. La vittima è un 89enne, Carlo Giovanni Gatti residente in località Canavera, frazione di Ruino, nel comune dell’Oltrepò Pavese, provincia di Piacenza. A trovare il corpo senza vita immerso in un lago di sangue in camera da letto sono stati alcuni parenti dell’uomo.
Una profonda ferita alla testa non ha lasciato scampo all’anziano signore. Ma sulla dinamica della morte di Carlo Giovanni aleggia il mistero. Non è stato ancora confermato dagli investigatori se si tratti di omicidio.
L’89enne aveva costruito quella casa da solo una ventina di anni fa, quando con la moglie era tornato da Milano nel borghetto d’origine della sua famiglia. In quella frazione, infatti, i residenti sono tutti imparentati tra loro. Circa una sessantina di persone e forse tra loro si nasconde il killer di Gatti.
Il ritrovamento del corpo
Il piccolo comune piacentino è ancora sotto shock dalla notizia della morte violenta dell’89enne Carlo Giovanni Gatti. Il corpo dell’uomo è stato trovato sabato mattina scorso dai parenti. Immediatamente la chiamata al 112. Giunti sul luogo del delitto, i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso, con tutta probabilità avvenuto nella nottata o nella serata precedente.
Sarà l’autopsia a stabilire l’orario preciso del decesso nonché la dinamica dei fatti. Il corpo senza vita di Gatti era a terra nella camera da letto. Tutto intorno sangue scaturito da una profonda ferita alla testa. Sul caso di omicidio indagano i carabinieri, sia della Compagnia di Voghera sia del Reparto operativo del Comando provinciale di Pavia.
I sospetti sulla morte
La morte è stata ritenuta subito sospetta. E’ stato escluso, dalle prime rilevazioni effettuate dai militari dell’Arma, il suicidio. Mentre non è stata ancora formalmente esclusa una causa accidentale, seppur nel punto esatto del ritrovamento del corpo non sarebbero state rilevate tracce compatibili con una caduta.
Ancora non è stato confermata l’ipotesi di omicidio anche se, al momento, sarebbe la pista più accreditata da seguire. Secondo quanto riportato da Il Giorno, il signor Gatti, vedovo da alcuni anni e senza figli, viveva in casa con l’ex moglie del nipote insieme al figlio di questa. La donna, una 40enne, nell’ultimo periodo aveva fatto da badante all’89enne, seppur l’anziano è stato descritto come persona lucida e senza gravi patologie.
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La badante 40enne
Sabato 3 febbraio e domenica 4, in casa Gatti sarebbero stati presenti solo Carlo Giovanni e la badante 40enne, perché il figlio di lei trascorre di norma i fine settimana fuori di casa. Ieri pomeriggio, domenica 4 febbraio 2024, il ragazzo non ancora maggiorenne, da ritorno presso l’abitazione con il padre ha trovato i carabinieri e tutta la comunità sconvolta.
Il sindaco di Colli Verdi, Sergio Lodigiani, ha riferito: “Ci conosciamo tutti anche se ultimamente Gatti si vedeva poco in giro. Alla sua età era comprensibile che stesse quasi sempre in casa. Non sappiamo ancora cos’è successo, lasciamo che i carabinieri facciano il loro lavoro”.
Intanto, la donna, ex moglie del nipote dell’89enne, è stata accompagnata in caserma a Voghera dai militari, dove poi è arrivato il sostituto procuratore Paolo Mazza. La badante non è indagata ma è entrata in caserma come persona informata sui fatti. E’ stata ascoltata dagli inquirenti per cercare di chiarire la dinamica dei fatti. Al momento, non sono stati comunicati eventuali sviluppi. Intanto, dopo la rimozione del corpo, l’intera abitazione è stata posta sotto sequestro, per poter proseguire con gli accertamenti tecnici in casa.