Dramma a Bovisio Masciago, Marco Magagna, 38 anni, perde la vita accoltellato al culmine di una lite con la compagna, Stella Boggio, arrestata dai carabinieri
Una coltellata al torace, in piena notte, al culmine di una lite familiare con il compagno. Probabilmente non la prima. Ha perso la vita così Marco Magagna, 38 anni, ucciso dalla compagna, Stella Boggio, 33 anni, nell’abitazione che condividevano in una elegante palazzina a Bovisio Masciago in via Tonale.
Non un femminicidio questa volta: a uccidere è stata lei, nella notte tra lunedì e martedì durante una violenta discussione.
Il delitto è avvenuto intorno alle 2.30 del mattino, all’interno di un appartamento situato al quarto piano di una palazzina in via Tonale, a Bovisio Masciago. La vittima, Marco Magagna, è stata colpita da una sola coltellata al petto. A impugnare il coltello, una normale lama da cucina, sarebbe stata la compagna, Stella Boggio, al culmine di un litigio.
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Secondo quanto riportato dai carabinieri, la donna avrebbe reagito ad alcune presunte percosse da oarte del compagno. Poi, dopo aver sferrato il colpo mortale, la donna ha contattato il numero di emergenza, chiedendo l’intervento dei soccorsi. Ma per l’uomo non c’era più nulla da fare. Nonostante la chiamata ai soccorsi, l’uomo è arrivato privo di vita al pronto soccorso di Desio.
Le indagini sono state avviate dai carabinieri della Compagnia di Desio e dai militari della Tenenza di Cesano Maderno, intervenuti prontamente sul luogo del delitto. La donna è stata immediatamente fermata e dichiarata in stato di arresto.
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Il pubblico ministero di turno si è recato personalmente presso l’abitazione della coppia per interrogare Stella Boggio, che avrebbe subito rilasciato una dichiarazione su quanto avvenuto nell’appartamento: “Mi ha aggredita e mi sono difesa”. Secondo le sue parole, l’omicidio sarebbe avvenuto come atto di difesa contro le percosse ricevute dal compagno.
Quello tra Stella Boggio, interior designer e madre di un bambino di otto anni, e Marco Magagna non sarebbe stato un rapporto facile. La loro relazione – secondo il racconto della donna – era diventata burrascosa negli ultimi tempi. I vicini di casa hanno confermato di aver sentito spesso liti accese provenire dall’abitazione. Nonostante questo, non risulterebbero denunce pregresse per violenza domestica da parte della donna.
Le autorità stanno ora cercando di ricostruire la dinamica completa dei fatti, anche attraverso testimonianze raccolte nell’edificio e nei dintorni. La Procura di Monza continua a seguire da vicino il caso.
Nel corso delle prossime ore la donna sarà ascoltata di nuovo per la convalida del fermo.