Una serata di ordinaria follia per due ragazzi che ne fatto di cotte e di crude ma ad esagerare è l’uomo che poi esce di senno
Una notte di ordinaria follia. E da una possibile tragedia c’è stato un lieto fine, più che altro perché una ragazza alla fine, per come si erano messe le cose ha rischiato di brutto di poter entrare nella macabra lista dei tanti e troppi femminicidi. Ma andiamo con ordine.
Tutto si svolge al Bicocca Village e non in un normale orario che potrebbe essere la tarda mattinata o verso la sera, no praticamente all’alba, ovvero quando i primi dipendenti cominciano a fare il loro ingresso per effettuare le pulizie quotidiane. Sono le sette di mattina e il luogo è il centro commerciale Bicocca, molto conosciuto dai milanesi e di solito a quell’ora i locali sono chiusi al pubblico proprio perché aprono intorno alle 9 o alle 10.
Eppure un addetto alle pulizie, un trentaseienne, da poco arrivato sente la voce di una ragazza che urla e chiede aiuto. Cerca a quel punto di capire da dove arrivino questo grida di aiuto e si dirige verso il cinema, la sala 4 dove appena entra vede un ragazzo che tiene tra le sue mani il collo di una ragazza e le sta facendo molto male. Urla e la intima di lasciarla. E da qui succede di tutto.
Bloccati per la notte, lui impazzisce: arrestato
Appena scoperto, l’aggressore, che è minorenne prova a fuggire, ma prima se la prende col testimone, l’uomo delle pulizie, poi fa lo stesso contro un vigilante di trentanove anni. Entrambi vengono aggrediti con un pugno ma non contento gli toglie il telefonino e le chiavi del centro commerciale, che utilizza per ferire al naso l’addetto alle pulizie.
Sembra che ce la faccia a fuggire ma sulla sua strada trova due poliziotti del commissariato Greco Turro, che avevano risposto alla chiamata e alla fine lo arrestano per rapina e lo indagano anche a piede libero per lesioni due dipendenti del Bicocca. Pensare che i due ragazzi erano andati al cinema, poi si sono addormentati e quando si sono risvegliati il centro commerciale era chiuso.
A quel punto, come ha raccontato la diciottenne, per “goliardia” e voglia di rischiare un po’ avrebbero deciso di restare lì passando la notte a fare foto, a bere e parlare, insomma a stare un po’ insieme. Poi la mattina il ragazzo ha dato di matto anche se per stessa ammissione della ragazza non era la prima volta che accadeva, ma poi lei alla fine ha deciso di non denunciare quanto le era capitato, ovvero l’aggressione con il tentativo di strangolarla.
