La Polizia di Stato ha effettuato centinaia di controlli in 14 province, inclusa quella di Milano, specialmente visto l’aumento di baby gang e gruppi criminali con giovani. Cosa emerge dalle indagini.
Diverse province italiane sono diventate teatro di una vasta operazione. Il personale di Polizia ha dato vita ad una vasta operazione di polizia nelle zone di Arezzo, Bari, Catania, Genova, Milano, Modena, Napoli, Palermo, Padova, Pescara, Reggio-Emilia, Rovigo, Salerno e Verona.
Si tratta di una operazione eseguita grazie al coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato. Tutto questo è diretta conseguenza dei recenti episodi che hanno avuto come protagonisti gruppi criminali composti in prevalenza da giovani.
Cosa emerge
L’attività investigativa si è concentrata su soggetti e luoghi collegati ad episodi di devianze in età giovanile. L’azione punta a contrastare la criminalità giovanile e il bullismo da strada. Monitoraggio dei social a cui ha fatto seguito l’attività di controllo antidroga. Durante il controllo di decine di persone, 25% minorenni, alcune sono state tratte in arresto, altre denunciate.
Ma non finisce qui perché sono state sequestrate armi da taglio, tirapugni e pistole, senza dimenticare centinaia di dosi di droga. Alcune di queste sono state trovate all’interno di un istituto scolastico: scoperti 10mila euro in contanti, tutti proventi derivati dall’attività di spaccio di sostanze stupefacenti.
Le forze di polizia si sono concentrati nei luoghi di maggiore aggregazione giovanile, volgendo particolare attenzione ai contesti del mondo dei trapper. I risultati delle operazioni sono stati analizzati provincia per provincia, con tanto di dettagli analizzati.
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Dettagli operazione a Milano
Milano è una delle province e delle città al centro dell’operazione. L’attività di controllo della microcriminalità è stata diretta conseguenza di perquisizioni nei confronti di soggetti appartenenti a gruppi dediti per strada all’attività di rapine e spaccio di droga, nonché comportamenti anti-sociali.
Perquisizioni in città
Le gang di strada erano attivi nelle rapine che avrebbero come protagonisti gli ambienti del mondo trapper milanese. Sarebbero stati scoperti fenomeni relatività alla criminalità giovanile e bullismo da strada. Controlli accurati a Milano in zone nevralgiche come piazza Gae Aulenti, corso Como, porta Garibaldi, stazione Centrale, Bastioni Porta Venezia, corso Buenos Aires e Navigli.
La polizia ha avviato attività nei confronti di giovani denominati in gergo con il nome di “maranza“. Le loro condotte aggressive avrebbero destato non poca preoccupazione. Nello specifico, infatti, sono stati arrestati 7 rapinatori minorenni, originari dell’Africa settentrionale, nonché un giovane vicino al mondo del trap, anche in questo caso per rapina. Nel complesso, infatti, si parla di 16 persone arrestate, sei in stato di libertà per possesso armi da taglio, scacciacani e sostanze stupefacenti.
Più di 500 poliziotti coordinati dallo #Sco sono impiegati in un’operazione “alto impatto” in numerose città della Penisola nell’ambito dell’azione di contrasto alle baby gang ed allo street bullying. Sequestrate armi, circa 40 arrestati e 70 denunciati#15dicembre #essercisempre pic.twitter.com/N7DBgqIMGe
— Polizia di Stato (@poliziadistato) December 15, 2023
Cosa è stato scoperto in città (e non solo)
A Milano sono state 520 le persone identificate, tutti appartenenti a bande giovanili di strada, fra l’altro protagonisti di altri reati: hanno precedenti per risse, rapine e spaccio. Dei 16 arresti tre sono minorenni, a seguire anche altre decine di perquisizioni. Nella zona della movida milanese e nel centro, specialmente in zona San Siro, avrebbero messo in atto numerosi episodi violenti, tutti analizzati e approfonditi dagli investigatori.