Fermo immediato per 4 italiani nei pressi di Cinisello Balsamo. Le accuse sono spaccio e detenzione: coinvolto anche un minorenne.
Cinisello Balsamo, fermo immediato per 4 persone (tutte italiane) che hanno utilizzato un bambino (figlio della compagna di uno dei componenti della “batteria”) come tramite per lo smercio di sostanze stupefacenti. Riforniva i pusher, questo era il suo compito: le Forze dell’Ordine se ne sono accorte non appena hanno visto il ragazzino avvicinarsi tranquillamente a un’autovettura con fare sospetto per poi ricevere qualcosa in cambio.
Era parte della “compravendita”. Fermo effettuato per 4 ragazzi di 32, 26, 23 e 17 anni a cui hanno perquisito anche le rispettive abitazioni. Tutto sembra tornare dal momento che nelle case hanno trovato diversi chili di marijuana e hashish. Mezzo quintale. Numeri da capogiro che sarebbero serviti a coprire i prossimi mesi sul piano degli affari.
Bambino come tramite per i pusher: fermati 4 italiani
Business interrotto sul nascere, come dimostrano i 2600 euro in contanti che hanno sequestrato all’interno di uno dei ritrovi setacciati. Casa e bottega nel vero senso della parola. Il traffico di stupefacenti a Milano continua a viaggiare: le strade della cocaina hanno dei binari ben precisi, ma anche le altre sostanze trovano ancora mercato.
La domanda sale e l’offerta cambia. Si modificano anche i metodi di smercio: coinvolti i bambini nei casi più estremi. Questo dimostra che c’è ancora molta strada da fare. L’operazione comunque incassa il favore delle autorità che fanno i complimenti alle Forze dell’Ordine per aver sgominato un business fiorente.
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4 persone, migliaia di euro coinvolti in un giro d’affari che era pronto ad ingrandirsi. Parlare al passato, in questa vicenda, è un piccolo passo verso un reticolato più grande e in espansioni. Il business delle sostanze stupefacenti sta ricevendo importanti stoccate, ma ancora non basta per lasciare alle spalle una piaga sociale che assume nuovi contorni.
