Bambina abusata e minacciata dal nonno: gli indicibili orrori filmati con il cellulare. Complice il papà della piccola

Aveva appena 10 anni quando il nonno ha iniziato ad abusare della bambina, sua nipote. Filmati e foto pedopornografici scoperti nella memoria del suo cellulare. Complice delle violenze anche il padre della piccola vittima

E’ stato condannato con sentenza definitiva dalla Cassazione a 14 anni di pena da scontare in carcere. Gli indicibili orrori raccolti nelle prove d’indagine dagli inquirenti hanno incastrato un 70enne pedofilo che abusava e minacciava la nipotina. L’uomo aveva iniziato le violenze quando la bambina aveva appena 10 anni.

bambina abusata
Bambina di 10 anni abusata dal nonno: gli orrori indicibili raccolti in foto e video sul cellulare. Condannato il 70enne. Complice anche il padre della piccola vittima (ANSA) – milano.cityrumors.it

Violenze reiterate nel tempo alle quali, nel corso degli anni, si sono aggiunte anche minacce se solo avesse riferito quanto accadeva o si fosse rifiutata di sottostare agli abusi. In questa storia scioccante, quello che rende ancora di più agghiacciante il tutto è la complicità del padre della piccola vittima agli abusi del nonno.

Gli orrori delle violenze

La frequenza con cui il nonno 70enne abusava della nipotina di 10 anni era almeno di tre volte al mese, quando il pedofilo si presentava nell’appartamento del figlio (complice dell’anziano padre) per prendere la nipotina e portarla nella propria abitazione, in modo tale da poter passare un po’ di tempo con i nonni. Ma la realtà di quegli spostamenti era tutt’altra.

I cittadini non denunciano gli scippi
Bambina di 10 anni abusata dal nonno: gli orrori indicibili raccolti in foto e video sul cellulare. Condannato il 70enne. Complice anche il padre della piccola vittima (ANSA) – milano.cityrumors.it

Il nonno non portava la nipote a casa, bensì si fermava nella macchina di sua proprietà con la bimba e lì avvenivano le violenze con tanto di filmati girati e foto scattate con il cellulare. La bambina, poco dopo gli abusi, aveva iniziato a ritirarsi nel silenzio, riferendo ai genitori di non volere più incontrare il nonno ma senza specificare il motivo di quella scelta.

Il papà della piccola, nonché figlio dell’anziano, invece di proteggere la figlia una volta scoperti gli abusi sulla bimba, ha cercato di coprire l’anziano padre facendo ricadere la colpa sulla bambina confermando la versione del 70enne il quale ribadiva che la bambina si fosse inventata tutta a causa di una “malattia (inesistente) di natura neurologica”. 

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Condannato anche il papà della bambina

Oltre al nonno condannato per violenze su minori alla pena detentiva di 14 anni di carcere, anche il padre della piccola vittima è stato condannato. Per lui la pena da scontare è di 2 anni e otto mesi. Stando quando hanno ricostruito gli investigatori nel corso delle indagini, il 70enne, d’accordo con il figlio “aveva tentato in ogni modo di eludere le indagini sbarazzandosi del telefono cellulare in uso all’epoca dei fatti, sminuendo l’accaduto e additando la reale responsabile nella medesima vittima, ovvero la vittima, screditandola e accusandola di essere posseduta dal demonio.

Nessun pentimento

Inoltre nel percorso giudiziario della Cassazione, il 70enne difeso dagli avvocati Francesca Cucino e Alexandro Maria Tirelli, e secondo quanto riportato dal Corriere della Sera“non avrebbe mai manifestato intenzioni d’un pentimento”. Infine, durante le audizioni protette la bimba ha avuto molte difficoltà a riferire al personale competente le violenze subite nonché le abituali costrizioni imposte dal nonno. 

Intercettazioni telefoniche

Di fondamentale importanza nelle indagini sono state le conversazioni telefoniche tra il 70enne e il figlio di questo e padre della bambina, al seguito delle quali, i giudici sono arrivati alla conclusione che tra i due non v’era: “Nessun dubbio residuava sulla genuinità di quanto affermato dai soggetti intercettati, i quali, inconsapevoli che le conversazioni erano ascoltate, si scambiavano liberamente valutazioni e opinioni”.

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