E’ uno dei casi che sta alimentando diverse polemiche in città anche perché poteva esserci chiunque ma c’è il silenzio assoluto
Una storia incredibile, ai confini della realtà. Già quando piove tanto si allagano tutte le città è qualcosa che non dovrebbe mai accadere nell’era moderna, ma parcheggiare la macchina sapendo che è al sicuro e poi invece non solo non lo è, ma viene completamente distrutto perché c’è anche una responsabilità a non aver azionato alcune pompe per salvaguardare i beni messi in custodia, in questo caso un’automobile. E allora casca tutto o quasi.
A maggior ragione se si tratta di pendolari che ogni giorno affidano la propria macchina a un ente che di lavoro fa proprio questo, ovvero essere responsabile delle autovetture anche perché dietro a tutto questo non c’è beneficienza ma è un lavoro e viene anche pagato. Ebbene c’è una fregatura.
Già perché diverse persone, come ad esempio chi per lavoro vende software informatici per una multinazionale americana o va in ufficio a lavorare per uno studio di avvocati o notai o ha un negozio lì nei pressi e lascia la macchina, quando torna vorrebbe prenderla come fa tutte le mattine e tornare a casa, invece arriva lì e trova l’auto totalmente sommersa e da buttare via. Come nel caso di una persona che ha lasciato la propria macchina al parcheggio dell’Atm di Romolo per potersi spostare liberamente con i mezzi pubblici. E lo fa tutti i giorni poi arriva e trova la propria Bmw Z4 del 2003 distrutta e non più da poter utilizzare.
Sono 27 macchine, quasi 400 mila euro di danni
Macchine con l’acqua fin sopra il livello del motore, auto distrutte e da buttare totalmente. Danni pazzeschi e da migliaia e migliaia di euro, per non parlare dei danno affettivi che sono comunque da contabilizzare almeno e soprattutto legalmente. Tutto questo è accaduto il 5 settembre del 2024, il giorno delle ultime esondazioni e alluvioni. Una cosa che ha colpito almeno 140 persone, tutte al piano -1 del parcheggio di via Ondina Valla.
L’acqua raggiunge i tre metri, le pompe non pescano più, tutto si mischia con i liquami delle fogne. Ed ecco fatto il danno. I proprietari fanno squadra tra di loro e si uniscono tutti insieme per fare causa all’Atm che dal suo punto di vista si mobilita e si mette a disposizione, dando allo stato attuale tremila euro ciascuno ma sono troppo pochi.
L’Atm ha dato dei soldi ma molte famiglie ancora senza vettura, regna il silenzio. O così almeno denuncia il legale Pietro Sicari, anch’egli tra le vittime, che con gli avvocati Pasquale Cerbo e Giuseppe Chiriatti segue 27 proprietari per un danno da 385mila euro a fronte degli 81mila stanziati, considerati solo un acconto.
