Tiziana Tozzo e Morgan Algeri sono morti annegati al loro primo appuntamento. Il suv del 38enne finisce misteriosamente nelle acque del lago di Como. I corpi recuperati a 15 metri di profondità in giorno dopo
Si erano conosciuti poco prima sui social e avevano deciso di incontrarsi sabato sera, 6 gennaio, di persona Tiziana Tozzo, 45 anni di Cantù, nel comasco e Morgan Algeri, 38 anni di Ponte San Pietro (Bergamo). Un primo appuntamento finito in tragedia quando il Suv della Mercedes dell’uomo finisce nelle acque gelide del lago di Como inabissandosi.
Le due vittime rimaste intrappolate nell’abitacolo sono annegate. I corpi recuperati solo l’indomani mattina a 15 metri di profondità dai sommozzatori di Torino. Si indaga sulle cause dell’incidente. E’ giallo.
Cosa è successo
Il 38enne bergamasco Morgan Algeri era un pilota d’aerei della Scuola Volo Caravaggio, mentre Tiziana Tozzo, 45enne della provincia di Como, si era da qualche mese separata. Lavorava come impiegata ed era mamma di un ragazzo di 14 anni. Una frequentazione iniziata sui social poco tempo prima e terminata sabato scorso con il primo e ultimo appuntamento. La tragedia si è consumata intorno le 23.00, in un piazzola del parcheggio di Villa Geno affacciata sul lago.
Due passanti hanno visto Morgan e Tiziana prima passeggiare e fermarsi a bordo ringhiera per scattarsi qualche selfie insieme. Poi i due sono saliti in auto. Il grosso suv nero della Mercedes, era parcheggiato a pochi metri dalla ringhiera quando, ancora per cause da accertare, è balzato improvvisamente in avanti, rompendo prima una panchina e poi la protezione che separa il marciapiede dal lago finendo nelle acque scure e gelide.
In pochi attimi l’automobile si inabissa e sprofonda per una quindicina di metri intrappolando la coppia al suo interno. Per i due non c’è scampo, muoiono annegati. A lanciare l’allarme un testimone che ha assistito al dramma e che ha allertato i soccorsi.
I corpi recuperati domenica
I corpi di Morgan e Tiziana sono stati recuperati dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Torino, nelle acque del Lago di Como solo l’indomani mattina, domenica 7 gennaio 2024. I pompieri sono arrivati sul posto segnalato immediatamente, sabato sera, ma le squadre di soccorso hanno trovato molta difficoltà nel recupero dell’automobile a causa delle acque mosse del lago per il forte vento.
Hanno dovuto aspettare l’arrivo dei sommozzatori, di stanza a Torino, e dunque lontani 170 chilometri che, con gommone e torce, hanno recuperato i due corpi solo nelle prime ore della mattina di domenica.
Le ipotesi sull’incidente
Dopo la tragica morte dei due, gli investigatori sono al lavoro per capire quale sia stata la causa dell’incidente che è costata la vita a Morgan e Tiziana. Al momento nessuna ipotesi è esclusa: un errore, un malore o addirittura di un gesto volontario è difficile stabilire con certezza ora. Anche perché nel piazzale dove è avvenuto il fatto non ci sono telecamere e, considerato il maltempo e l’ora tarda, nei pressi non c’era nessuno.
Gli investigatori non escludono l’ipotesi del guasto al Suv che era stato preso a noleggio dal 38enne bergamasco da qualche tempo e che, lo stesso uomo, aveva riferito alla sorella che aveva avuto qualche problema con la vettura. Al momento non risulta alcun litigio tra i due ma nessuna ipotesi viene scartata. Nel frattempo i vigili del fuoco hanno recuperato l’automobile che ora è al vaglio degli inquirenti.
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Il racconto di due testimoni
Sabato sera, in quella piazzola, c’erano solo due ragazzi che, scioccati da quanto visto, hanno raccontato ai poliziotti la loro versione dei fatti, senza però dare informazioni precise su quanto accaduto prima dell’incidente. I due testimoni hanno dichiarato alla polizia di aver visto i due parlare e salire in macchina, con Morgan al posto di guida e Tiziana seduta sul sedile passeggero.
Poi la macchina è finita nel lago. Ora spetterà agli agenti, attraverso la ricostruzione dei rapporti tra le due vittime e sulla base degli accertamenti tecnici sull’auto finita nel lago a poter risolvere il mistero sulle cause della morte.
