Ricercato per associazione mafiosa nell’inchiesta Hydra della DDA di Milano, Emanuele Gregorini, alias ‘Dollarino’, è stato arrestato a Cartagena de Indias in Colombia
Lo avevano soprannominato Dollarino, pare perché molto attento a non spendere troppo e a non dare troppo nell’occhio. Forse anche per questo era riuscito a rendersi quasi invisibile agli occhi di investigatori di mezzo mondo, risultando uno dei latitanti più pericolosi e importanti ancora in circolazione.
Emanuele Gregorini, considerato referente di punta della camorra in Lombardia, era sfuggito alla cattura per mesi. Ora è in Colombia, in attesa di estradizione.
Le forze di polizia colombiane lo hanno fermato a Cartagena de Indias al termine di una operazione condotta grazie alla cooperazione internazionale con magistratura di Milano e forze dell’ordine italiane.
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L’uomo era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito della ben nota inchiesta Hydra, condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano, che aveva portato a numerosi arresti e sequestri e i cui esiti promettono ulteriori sviluppi.
Considerato un esponente di spicco della mafia lombarda e referente della componente camorrista del cosiddetto sistema mafioso lombardo, Gregorini era ricercato in 196 Paesi sulla base di un’allerta rossa dell’Interpol. Di fatto era uno dei latitanti più importanti ricercati dalla polizia internazionale.
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L’operazione che ha portato alla cattura del latitante è stata possibile grazie alla cooperazione internazionale di polizia, che ha visto il coinvolgimento delle autorità colombiane e del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Milano, con il supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) e dell’Esperto per la Sicurezza a Bogotà.
Secondo gli inquirenti, Gregorini era una figura chiave nel traffico internazionale di droga, con legami diretti sia con la camorra che con la ‘ndrangheta. Il latitante gestiva spedizioni di ingenti carichi di cocaina provenienti dal Sud America e destinati al mercato europeo, con operazioni che coinvolgevano Panama, Colombia e Brasile.
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L’inchiesta Hydra, avviata nel 2023, ha portato all’emissione di oltre 150 mandati di arresto, rivelando una rete criminale che operava in modo strutturato e con connessioni internazionali. Gregorini, in particolare, aveva il compito di mantenere i contatti tra i clan italiani e i fornitori sudamericani, garantendo la distribuzione della droga sul territorio europeo.
Gregorini si era trasferito in gran segreto in Colombia il 2 febbraio scorso, proveniente da Panama, probabilmente per riorganizzare le sue attività illecite. Le indagini delle forze dell’ordine hanno permesso di localizzarlo in un appartamento da lui affittato a Cartagena de Indias.
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Il blitz per la sua cattura è stato eseguito dalla polizia colombiana, che ha fatto irruzione nell’abitazione e lo ha arrestato senza che il latitante opponesse resistenza. Durante l’operazione, sono stati sequestrati dispositivi elettronici che ora saranno analizzati per acquisire ulteriori dettagli sui suoi contatti e sulle operazioni illecite gestite dalla rete criminale.
Attualmente, Gregorini si trova sotto custodia dell’Autorità Giudiziaria colombiana, in attesa dell’avvio delle procedure di estradizione verso l’Italia. Dovrebbe arrivare in Itali nei prossimi giorni, già entro la fine di questa settimana. L’arresto di ‘Dollarino’ rappresenta un successo significativo per la lotta alla criminalità organizzata, confermando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia internazionali.
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“La cattura di Gregorini è un colpo importante alla criminalità organizzata transnazionale e dimostra l’importanza del coordinamento tra forze dell’ordine nel contrasto ai latitanti di alto livello”, ha dichiarato il procuratore di Milano Marcello Viola.
L’estradizione del latitante permetterà agli inquirenti italiani di approfondire ulteriormente il ruolo di Gregorini e il funzionamento della rete mafiosa che operava tra l’Italia e il Sud America. Le indagini proseguono per individuare eventuali altri complici ancora in libertà.