I carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni hanno fermato due marocchini di ventuno e ventitré anni perché ritenuti responsabili dell’omicidio di un loro connazionale ventinovenne. Il ragazzo è stato ucciso poco dopo la mezzanotte dello scorso 12 marzo con un fendente al collo in viale dei Partigiani a Cinisello Balsamo. Quella sera, la vittima era stata trovata a terra in un lago di sangue e, nonostante il rapido intervento dei soccorritori, era morta poco dopo l’arrivo al San Gerardo di Monza.
Secondo gli investigatori, ad ucciderlo sarebbero stati proprio i due marocchini che abitavano insieme a lui all’interno di un vecchio mobilificio, ormai abbandonato da dieci anni, situato a pochi metri dal luogo dell’omicidio. I tre, tutti piccoli spacciatori, erano ubriachi e avrebbero iniziato a discutere fino a quando uno dei due fermati avrebbe accoltellato il compagno con una lama da venti centimetri, per poi fuggire buttando il coltello in un cespuglio vicino.
I presunti killer subito dopo l’omicidio avevano abbandonato Milano e, intercettati dai militari, erano pronti a lasciare l’Italia per fuggire all’estero. Il ventunenne è stato fermato a Parabiago da alcuni conoscenti, mentre il complice è stato bloccato a Lecco, dove era andato da amici a raccogliere i soldi per preparare la fuga. Entrambi al momento si trovano nel carcere di Monza.