Terza aggressione da parte di un pitbull in otto giorni. Questa volta vittime sono i soccorritori del 118, intervenuti in casa di un anziano per un malore
Domenica 12 maggio, prima dell’aggressione da parte di un pitbull delle due gemelline di due anni a Sesto San Giovanni, i soccorritori del 118 sono intervenuti in casa di due anziani in seguito alla chiamata da parte della moglie. Il marito, infatti, aveva avuto un malore e lei aveva chiamato il 118 ma, all’arrivo dei medici, la situazione è precipitata.
Quando i soccorritori sono arrivati in via Alex Visconti in zona Gallaratese e sono entrati in casa del 78enne italiano e della moglie, una 61 ecuadoriana, il loro pitbull di famiglia li ha aggrediti. Il cane ha morso entrambi i soccorritori di Areu e, nella foga, ha ferito lievemente anche la padrona.
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Non si sa cosa abbia fatto scattare il cane, nel momento in cui sono entrati i soccorritori di Areu. In ogni caso, i due medici del 118 sono stati trasportati in codice giallo alla clinica Multimedica di Sesto San Giovanni e, secondo quanto è emerso, sembra non abbiano ferite gravi. In pronto soccorso anche moglie e marito, lui per il malore originario e lei per l’aggressione del cane.
Nel frattempo, il pitbull è stato affidato all’Ats, che svolgerà gli esami del caso con polizia locale e Carabinieri della stazione Musocco.
Nel giro di otto giorni, sono ben tre le aggressioni di persone da parte di pitbull. Ventiquattr’ore dopo questa, sempre a Milano una bambina di 2 anni e la zia di 25 anni sono state aggredite dal cane di casa e la piccola, inizialmente in condizioni gravissime, è quella che ne è uscita peggio a causa di importanti ferite al volto ed a una gamba. Il 4 maggio, invece, ad essere aggredito è stato un bambino di 10 anni di via Trasimeno, azzannato dal cane di famiglia.
In merito a questi recenti fatti di cronaca, però, alcuni veterinari sconsigliano di cadere nella credenza comune che tutti i pitbull siano cani pericolosi e che, al contrario, solo questa sia una razza da attenzionare. Federico Coccìa ha infatti detto a Il Giorno: “Demonizzarlo è riduttivo e troppo superficiale. C’è un dato numerico, ci sono tantissimi esemplari in giro perché è un cane che va di moda tra quelli di media-grossa taglia. Succedeva anni fa con i dobermann”. Il veterinario, quindi, non sconsiglia questa razza alle famiglie ma suggerisce di avere sempre molta consapevolezza nella razza da scegliere: “Vanno gestiti, devono avere regole severe e capire che c’è un capobranco che è il padrone“.