L’associazione di cittadini per la promozione della qualità della vita nelle città – Hq Monza – rivela i dati sull’inquinamento e le conseguenze fatali sulla popolazione: 5mila morti all’anno tra Milano e Monza
L’incipit del comunicato diffuso dall’associazione Hq Monza sullo smog e le devastanti conseguenze sui cittadini Lombardi rivela: “Ancora non è inverno e già è ricominciato il tormento delle allerte polveri sottili a Milano e Monza, le città più inquinate d’Italia.
“Un problema decennale e in peggioramento che richiederebbe innanzitutto interventi strategici per ridurre il traffico”. L’allarme inquinamento è elevato e mostra come, ogni anno, tra le due città lombarde (Milano e Monza) muoiono prematuramente ben 5mila persone.
Dal rapporto diffuso da Hq Monza, come riporta anche MilanoToday, si evidenziano gli interventi da adottare per diminuire l’allarme inquinamento: “Uno di questi interventi è la realizzazione del prolungamento del metrò M5 da Bignami sino al nord di Monza, per offrire una seria alternativa di mobilità in un bacino d’utenza che conta 4 milioni e mezzo di persone.
“Invece – spiegano ancora – il prolungamento è fermo: progetto pronto, approvazioni e verifiche completate, espropri iniziati e ci sono 1 miliardo e 300 milioni già stanziati. Ma la gara di appalto non si può fare perché mancano 400 milioni in più a causa dell’aumento dei prezzi di costruzione“.
“Si tratta di 57 milioni all’anno per i sette anni necessari a realizzare la tratta, un importo considerato del tutto ‘normale’ per una grande opera come questa. E allora? Nessuno si dà da fare: silenzio impressionante da Stato e Regione. È come se fingessero di non comprendere l’urgenza di questo prolungamento. Perché ridurre la mobilità in auto tra Monza e Milano significa frenare un vero e proprio stillicidio di morti per inquinamento nella nostra zona”.
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Secondo quanto riportato dal Global Health Institute di Barcellona e il Public Health Institute svizzero, nell’area metropolitana di Milano e Monza, riporta MonzaToday, sono ben 5mila le persone che muoiono prematuramente in un anno a causa delle polveri sottili (Pm 2.5) e, invece, 2mila i decessi causati dal biossido d’azoto (NO2).
L’Arpal stima, invece che all’anno sono 1.600 i morti per le polveri sottili nel solo capoluogo Lombardo. Infine, secondo Iiasa, l’International Institute for Applied System Analysis, l’aerea urbana Milano-Nord e Monza è al primo posto in Europa per morti premature causate dall’inquinamento atmosferico. In conclusione, gli esperti dichiarano che: “Non si può restare immobili di fronte a questa situazione, bisogna intervenire immediatamente”.