Non ha mai dato una spiegazione logica per l’aggressione al coinquilino avvenuta in piena notte in casa a Como. A distanza di un anno dal tentato omicidio arriva la condanna per il 40enne Stefano Pietroniro
Aveva accoltellato il 57enne con cui condivideva l’appartamento a Como senza riuscire mai a dare una spiegazione logica al gesto. Il fatto avvenuto esattamente un anno fa, il 23 luglio 2023, ora arriva ad una conclusione.
L’aggressore e coinquilino della vittima, il 40enne Stefano Pietroniro è stato condannato a 8 anni di reclusione per tentato omicidio. La sentenza arriva al termine del processo che si è svolto con rito abbreviato davanti al Gup di Como Elisabetta De Benedetto.
L’aggressione un anno fa
Era il 23 luglio dell’anno scorso quando in via San Bernardino da Siena a Como, Stefano Pietroniro aveva trascorso la serata in casa con il suo coinquilino, un uomo di 57 anni, come di consueto accadeva. Dopo la serata i due vanno a dormire, uno in camera da letto e l’altro sul divano.
Qualche tempo dopo, in piena notte, la vittima era stata svegliata improvvisamente dal 40enne, che, con un coltello preso dalla cucina, gli ha sferrato ben quattro coltellate all’addome. Nonostante le gravi ferite e la perdita copiosa di sangue, l’uomo di 57 anni era riuscito a chiamare i soccorsi del 118 e a far intervenire anche la polizia rilasciando l’indirizzo di casa e spiegando cosa era accaduto.
La vittima, trasportata d’urgenza in ospedale, era poi stato subito operato e ricoverato nel reparto di Rianimazione, dimesso al termine di un lungo periodo di degenza. Quelle gravi lesioni, in un punto vitale, e il reale rischio a cui era andato incontro il 57enne aveva configurato l’ipotesi di tentato omicidio.
L’arresto dell’aggressore
Nel giro di poco dall’aggressione, gli agenti della Polizia di Stato avevano arrestato il responsabile del tentato omicidio. L’uomo fin da subito si era mostrato molto confuso nel descrivere i fatti, quasi incapace di comprendere il senso di ciò che era accaduto.
La confusione e il racconto rilasciato anche durante l’interrogatorio, e nei mesi successivi l’arresto, è perdurato nel tempo tanto che il 40enne non è mai stato in grado di fornire una spiegazione razionale per quello che aveva fatto, dicendo solo che ricordava di aver consumato alcool prima di andare a letto.
Agli inquirenti ha sempre ribadito che quella notte del 23 luglio 2023, semplicemente ricordava di essersi svegliato in camera sua e di aver afferrato il coltello con cui ha colpito il coinquilino ferendolo gravemente all’addome.
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La condanna
Era stata anche eseguita sull’imputato una consulenza psichiatrica, disposta successivamente dal sostituto procuratore comasco Giuseppe Rose, Perizia che aveva dichiarato l’aggressore “parzialmente incapace di intendere, ma compatibile con la detenzione in carcere”.
Stefano Pietroniro, allo stato degli elementi raccolti durante le indagini e in base ai contenuti degli atti, aveva dunque scelto di andare a processo con rito abbreviato rinunciando a qualunque testimonianza. Così, ieri sulla base degli elementi, il giudice ha dunque tenuto conto di questa attenuante quantificando la pena all’imputato a 8 anni di carcere.