Antonio Ponti, erede della dinastia dell’aceto è stato arrestato con l’accusa di spaccio di droga. Nella macchina e in casa scoperti ingenti quantitativi di sostanza stupefacente. Il dj e imprenditore milanese: “Non ho mai spacciato”
E’ stato fermato per un controllo stradale in città lo scorso 23 aprile 2023 dagli agenti di polizia del Commissariato Lambrate mentre era a bordo della sua automobile, una Dodge Challenger blu dai finestrini oscurati. Antonio Ponti, erede dell’omonima impresa d’aceto “Ponti” fondata a Ghemme, provincia di Novara, è agli arresti domiciliari da 10 mesi.
Il 53enne è stato accusato di spaccio di droga, e attualmente sta scontando la sua pena presso una comunità di recupero in provincia di Varese. Oggi a riportare la notizia è stato il quotidiano La Stampa.
Il controllo in strada
Antonio Ponti non si occupa dell’azienda familiare, nella sua vita svolge la professione di imprenditore e dj. Negli anni ha aperto anche una discoteca nella movida meneghina. Questo fino allo scorso aprile quando per un controllo di routine è stato fermato alla guida della sua fuoriserie dagli agenti del commissariato Lambrate (MI).
I poliziotti appostati in via Leoncavallo, zona nord di Milano, hanno così alzato la paletta verso la Dodge Challenger di Antonio che in quel momento era insieme ad altri tre uomini, tutti con precedenti per droga e furti. Durante la perquisizione dell’auto i poliziotti hanno sequestrato 17 grammi di Mdma e 9 grammi di cocaina.
La perquisizione a casa
Dopo i primi controlli, gli agenti hanno proseguito le perquisizioni presso la casa milanese del 53enne sui Navigli. Qui i poliziotti hanno trovato altra droga nascosta. In particolare, quantitativi ingenti di hashish, ketamina, ecstasy e metanfetamina 2Cb, insieme a bilancini di precisione e a carta stagnola.
Tali due elementi, in modo particolare, hanno indirizzato gli agenti ad avanzare anche l’accusa di spaccio di droga nei confronti dell’imprenditore milanese, rampollo della storica famiglia Ponti.
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La negazione di Antonio Ponti
In base alle perquisizioni dei poliziotti e agli elementi trovati nell’abitazione di Antonio Ponti, la pm della Procura di Milano Maria Letizia Mocciaro ha chiesto nei giorni scorsi il rinvio a giudizio per l’uomo. L’udienza è stata fissata per il prossimo 27 marzo 2024 davanti al magistrato Ileana Raimondo.
Antonio Ponti, assistito dal suo legale, l’avvocato Salvatore Pino, come riporta il Giorno, ha riferito sia durante l’interrogatorio di convalida dell’arresto, successivamente confermato, sia davanti ai giudici del Riesame di “non aver mai spacciato droga”. Il Riesame ha comunque confermato gli arresti domiciliari dell’imprenditore 53enne di Milano a causa della moltitudine di stupefacenti rinvenuti in casa dell’uomo.