C’è un seguito alla drammatica rapina sfociata nel sangue avvenuta qualche giorno fa in viale Fulvio Testi a Milano: due 16enni sono stati fermati e condotti al carcere minorile, ma il 32enne accoltellato alla schiena per un marsupio è ancora in gravissime condizioni
Sono stati fermati e in casa gli agenti hanno rinvenuto i vestiti ancora sporchi di sangue, il coltello e un tirapugni. Probabilmente gli stessi che avevano utilizzato nel corso della rapina che nella notte tra martedì e mercoledì avevano effettuato alla fermata di un tram in viale Fulvio Testi.
Sono due giovanissimi, 16 anni, di origine nordafricana, ma nati in Italia. Tecnicamente vengono definiti italiani di seconda o nuova generazione. Ora dovranno rispondere di tentato omicidio e rapina aggravata oltre che di reati minori.
Era circa l’1.00 di mercoledì 10 luglio quando un uomo di 32 anni, residente a Milano ma originario del mantovano, è stato accoltellato alla schiena alla fermata del tram in viale Fulvio Testi. La vittima era in compagnia del fratello, maggiore, 37 anni, entrambi di ritorno dal concerto degli Afterhours al Carroponte, quando sono stati aggrediti da tre ragazzi. Due di loro lo hanno accerchiato per strappargli il marsupio, mentre il terzo faceva da palo fingendo una telefonata.
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Nel tentativo di difendersi e recuperare il borsello, contenente soltanto un caricabatterie e dei fazzoletti, l’uomo è stato colpito con una coltellata profonda alla schiena. Ferito superficialmente al braccio anche il fratello maggiore, ma senza gravi conseguenze. Il più giovane invece è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Gerardo di Monza in codice rosso dove si trova tuttora ricoverato in condizioni gravissime: i medici non hanno ancora sciolto la prognosi, resta in pericolo di vita.
Immediate le indagini, suffragate dalle testimonianze e da numerose immagini registrate dalle telecamere della zona. Da qui, confrontando i video con le foto segnaletiche in archivio e ricostruendo i loro movimenti, gli agenti in poche ore sono riusciti a individuare e fermare due dei tre aggressori: si tratta di due ragazzi di 16 anni, residenti a Cinisello Balsamo, entrambi noti alle forze dell’ordine per precedenti legati a episodi di violenza e rapine. Su uno dei due pendeva addirittura un’ordinanza di custodia cautelare, sempre per reati analoghi. Ma era libero…
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L’arresto è avvenuto grazie a un lavoro congiunto tra gli agenti del commissariato Greco Turro e la squadra Mobile. Durante la perquisizione dell’abitazione di uno dei minori, sono stati ritrovati abiti sporchi di sangue, alcuni ancora in lavatrice. Il ragazzo ha provato a sviare gli agenti, indicando l’abitazione di un amico dove si sarebbe trovato al momento della rapina. Il secondo giovane ha persino tentato di fuggire gettandosi dal balcone. Gli agenti che attendevano in strada lo hanno immediatamente fermato.
Il marsupio oggetto della rapina è stato ritrovato poco distante dalla scena dell’aggressione, in un campo della zona Bicocca. Nessun valore, nessun bottino: solo pochi oggetti personali, niente soldi. Ma la violenza del gesto, la futilità del motivo e la giovane età degli aggressori hanno lasciato sgomenta l’opinione pubblica. Entrambi i 16enni sono ora rinchiusi al carcere minorile Beccaria, in attesa della convalida del fermo per le accuse di rapina aggravata e tentato omicidio.
Nel frattempo, proseguono le indagini per identificare anche il terzo componente del gruppo, quello che faceva da palo al momento dell’assalto. Gli investigatori stanno cercando ulteriori riscontri tecnici e testimonianze che possano consolidare il quadro accusatorio.