La scomparsa di Giuseppe Modenese: trasformò Milano nella capitale della moda

Milano ha perso l’uomo che aveva trasformato la città nel simbolo della moda nel mondo: si è spento all’età di 92 anni Giuseppe Modenese, imprenditore e presidente onorario della Camera della Moda.

Era nato ad Alba in provincia di Cuneo nel 1927 e aveva iniziato ben presto a interessarsi della moda e soprattutto della sua promozione tanto da essere chiamato a Firenze nel 1952 a organizzare la prima sfilata con i nomi più importanti dell’epoca nella Sala Bianca di Palazzo Pitti.
La sua esperienza di promozione all’estero portò quindi Modenese a incontrare Coco Chanel, a disegnare una collezione di gioielli e a diventare responsabile per le pubbliche relazioni di una nota casa cosmetica americana.

Negli anni Settanta Modenese si trasferì a Milano dove intuì la necessità di creare un evento che desse visibilità ai nuovi nomi che si stavano affacciando sulla scena così come di concentrare le manifestazioni del settore in un’unica città dove far convergere giornalisti e addetti ai lavori.
Ed ecco che nel 1978, all’hotel Diana, si inaugurò la prima settimana della moda che vide sfilare, tra gli altri Giorgio Armani e Gianfranco Ferré.
A questa idea ne seguirono altre che portarono alla nascita di rassegne più specifiche, come Modit per il prêt-à-porter, Idea Como per i tessuti del distretto lariano e il suo gemello Idea Biella e Mipel, la rassegna dedicata al mondo della pelletteria.

Per decenni fu alla guida, in veste di presidente, della Camera della Moda mantenendo, dal 1998 l’incarico di presidente onorario.
L’attenzione per i nuovi talenti rimase però una costante del suo lavoro tanto che fu il primo a intuire il potenziale di Dolce & Gabbana invitandoli a sfilare a Milano nel 1985 e poi accompagnandoli nel loro debutto negli Stati Uniti.
Questo suo amore per la moda, che si traduceva anche nella scelta di completi sartoriali e nel vezzo di indossare calzini rossi, avevano fatto guadagnare a Modenese l’appellativo di “primo ministro italiano del fashion”.

Gli avevano quindi attribuito riconoscimenti la sua città di adozione con l’Ambrogino d’oro del 1994, la Regione con il premio Rosa Camuna nel 1999, la Presidenza della Repubblica con la nomina a Cavaliere del Lavoro nel 1985 e a Commendatore nel 2002.

I funerali si svolgeranno il 25 novembre nella chiesa di Santa Maria della Passione in via Conservatorio.

Unanime il cordoglio della città: “Ha contribuito come nessun altro alla nascita del fashion system italiano – ha ricordato l’attuale presidente della Camera della Moda Carlo Capasa – e ha guidato, con straordinaria capacità visionaria e prezioso spirito pragmatico la costruzione di un sistema, l’affermazione di Milano come capitale della moda, incoraggiando nuovi talenti […]”.
“Con Beppe Modenese si spegne un padre del Made in Italy e un vero ambasciatore della moda e dello stile in tutto il mondo” le parole dell’assessore alle politiche per il lavoro, moda e design Cristina Tajani.

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