Violenza sessuale al parco Monte Stella: arrestato il colpevole. Decisivo il riscontro del DNA

Il responsabile della violenza ai danni di una donna avvenuta lo scorso 15 luglio al Parco Monte Stella è stato arrestato.
Per l’identificazione è stato determinante il raffronto con il DNA recuperato sulla scena dell’aggressione.
Si tratta di un uomo di ventiquattro anni, irregolare, di origine senegalese e con precedenti penali che bivaccava nel quartiere Qt8.
Gli agenti della squadra mobile coordinati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Achille Perone hanno avviato le indagini a partire dai fotogrammi della telecamera di sorveglianza vicino al parco che avevano  immortalato l’uomo in fuga.
Questo primo tassello e il riconoscimento di alcuni tratti somatici, avevano permesso di identificare lo stupratore già due giorni dopo il fatto.
Per evitare che l’uomo tentasse la fuga o reiterasse il reato, le Forze dell’Ordine, lo hanno pedinato per diversi giorni.
Nel frattempo, la Scientifica aveva isolato frammenti del suo DNA dopo averli recuperati durante i sopralluoghi sulla scena della violenza, in una zona appartata del parco.
Alla fine l’uomo è stato fermato oggi, 23 luglio, nel mercato abbandonato di via Isernia.
Portato in Questura è stato sottoposto a tampone salivare per estrapolare le sue tracce genetiche.
La compatibilità con il profilo elaborato dalla Scientifica ha confermato la sua colpevolezza.
Nel corso della conferenza stampa che ha seguito l’arresto, il procuratore aggiunto Lucia Mannella ha detto che il movente è stato la sua “rabbia contro le donne”.
La vittima, una donna di quarantacinque anni che stava portando a spasso il cane, era stata prima seguita e poi trascinata lungo un sentiero appartato dove si era consumata la violenza. Dopo essere riuscita a chiamare i soccorsi era riuscita solo a darne una generica descrizione fisica dell’aggressore e a ricordare un forte accento straniero.

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