Milan, Adriano Galliani, presente al Gran Gala della Serie A, conferma un retroscena sull’era Berlusconi rivelato da Pellegatti.
Il Milan fa i conti con la propria storia. Una favola senza precedenti per storia e tradizione, in cui è impossibile evitare di nominare Silvio Berlusconi. L’uomo che ha cambiato i rossoneri e forse ha anche rivoluzionato il calcio: gli aneddoti a tal proposito sono numerosi, ma anche se sembra già aver detto tutto la favola Milan è piena di lati oscuri.
Parola di Adriano Galliani. L’ex braccio destro di Silvio Berlusconi – ora Presidente del Monza – ha svelato una curiosità durante il Gran Gala della Serie A. La rivela per primo Carlo Pellegatti, cronista molto vicino alle vicende dei rossoneri, una storia nella storia che potrebbe cambiare addirittura il corso degli eventi.
Quando Silvio Berlusconi ha ceduto il Milan ai cinesi, venne attanagliato dalla nostalgia. Voleva tornare. Non sapeva come fare. Dopo un anno dalla cessione, l’idea: rientrare nel CdA rossonero al 25%, ma a una condizione: diventare ancora una volta Presidente con Galliani Amministratore Delegato. Follia, mercato, strategia.
Tutte queste cose insieme fecero sì che l’ex Premier formulò la sua offerta: la controparte non accettò. I tifosi, però, avrebbero potuto sognare a occhi aperti. Forse era proprio quel che volevano e vogliono ancora. Il racconto della possibile ricompra del compianto Presidente ha fatto esaltare supporter e appassionati di calcio.
Leggi anche: Milano, due accoltellamenti nella notte: 32enne in gravissime condizioni
Pellegatti, al termine del racconto, ha chiesto a Galliani di confermare o smentire ogni parola. L’ex rossonero annuì con un pizzico di malinconia. Berlusconi gli manca incredibilmente, anche e soprattutto per idee del genere. Le stesse che, qualche anno più tardi da quella mancata sortita, portarono all’acquisto del Monza. In una cavalcata che significò prima promozione in Serie A e poi non solo una salvezza serena, ma anche un’ambizione europea da coltivare.