Inter, il nuovo corso è cominciato: Oaktree ha tracciato le linee da seguire per il mercato. In primis c’è l’autofinanziamento: gli scenari.
Marotta, anche quest’anno, è chiamato a fare gli straordinari: la scacchiera sul mercato deve trovare una strategia. Le possibilità non mancano, ma il budget è quello che conta. Se Zhang poteva dare qualche sicurezza in più era soltanto grazie al prestito di Oaktree, ora che il fondo USA ha accompagnato alla porta l’ex Presidente bisogna intraprendere un’altra strada. I vertici hanno fatto sapere di non voler stravolgere i piani per continuare a vincere, ma tra il dire e il fare ci sono di mezzo le intenzioni.
Oaktree non ha la minima voglia di smantellare un progetto proficuo, piuttosto vuole vedere cosa vale la pena fare. Quindi capire su quali rami puntare e quali, invece, tagliare di netto. Le prime nuove entrate, in tal senso, si chiamano Taremi e Zielinski – entrambi arrivati a parametro zero – ma ora c’è altro da fare. Intanto si prosegue con Bento: l’ideale per il dopo Sommer, l’estremo difensore dell’Atletico Paranaense piace a moltissimi, ma i nerazzurri hanno una corsia preferenziale rispetto agli altri club.
La nuova Inter disegna il mercato
La reputazione non ha bisogno di massimali, ma di certezze. Arrivano dalla convocazione della Seleicao che punta (non poco) sul portiere. Il lavoro di concerto da parte di Ausilio – DS nerazzurro – e gli altri dirigenti non si ferma. L’offerta di 20 milioni iniziale, tuttavia, è considerata troppo alta. In seconda battuta, sempre guardando alle entrate, c’è Gudmundsson in uscita dal Genoa. Anche in quel caso c’è da trattare, quindi bisogna pensare a qualche uscita per potersi sedere al tavolo delle contrattazioni.
Dumfries e Valentin Carboni sembrano essere in uscita, in special modo il secondo che sembra essere nel mirino di alcuni club della Saudi Pro League. Liquidità fresca dagli arabi può solo fare comodo. Come alternativa c’è Pinamonti che non resterà al Sassuolo in Serie B. È possibile tentare il colpo. Le strade ci sono: serve consapevolezza e lucidità.
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I parametri di compravendita
I nerazzurri devono ricostruirsi, anche attraverso una riorganizzazione fra entrate e uscite. Questa può essere una traccia da seguire: garantire a Inzaghi i rinforzi che chiede senza strapazzare ulteriormente i conti. Non è facile, ma diventa fondamentale riuscirci. Il tecnico chiede maggiori risorse. La seconda stella è una responsabilità, ma lo diventa anche la sostenibilità del club dopo le “prove tecniche” degli ultimi anni.
