Simone Inzaghi vuole la seconda stella sul petto e la vuole conquistare già lunedì: il pareggio con il Cagliari ha alimentato la rivalsa.
L’Inter si prepara a festeggiare la seconda stella. Il pareggio di Cagliari ha rallentato la marcia verso l’aritmetico trionfo, ma c’è ancora tempo. Il punto, però, è la voglia: i nerazzurri sentono il successo a portata di mano e c’è il rischio concreto che si lascino andare. Inzaghi non vuole questo, per diversi motivi: l’Inter vincerà il campionato e avrà questa seconda stella attesa da moltissimo tempo, ma in ballo c’è anche molto altro.
Vincere lo Scudetto aritmeticamente contro il Milan significherebbe regalare una doppia gioia ai tifosi, perchè conquistare tre punti al Derby fa sempre un certo effetto, figuriamoci con il tricolore sul petto. Questo è un primo auspicio, mentre il secondo – non meno importante – è quello di vedere Zhang contento.
Il Presidente nerazzurro non può dirsi insoddisfatto per la stagione, ma ha affermato che con Inzaghi parlerà alla fine di tutto. C’è da discutere un rinnovo contrattuale che non è mai stato in discussione, ma i dettagli vanno limati a cose fatte. Il tecnico porterà le proprie motivazioni e ambizioni, Zhang si regolerà di conseguenza.
Per mettere però il colloquio in una certa maniera serve una vittoria schiacciante, sotto gli occhi della proprietà. Il resto verrà da sé. Questo ha detto Simone Inzaghi ai giocatori che, come ha spiegato nel post partita dopo il pareggio contro la squadra di Ranieri, non hanno bisogno di essere motivati. Semmai spronati ancora per fare al meglio l’ultimo gradino. Senza inciampare.
In questo caso sarebbe comunque un rischio calcolato, ma meglio evitare. Anche perchè Inzaghi è stato chiaro: se i nerazzurri vincono Derby e Scudetto, poi, il clima sarà diverso. Anche in sede di colloquio. Con il tecnico, ma soprattutto con i giocatori. Qualcuno che aveva le ore contate alla Pinetina, magari riesce a strappare un rinnovo importante: non si parla di Inzaghi, che aspetta soltanto un’intesa già predisposta e solo da formalizzare, ma di qualche altro nome che aspetta con la valigia in mano.
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Una vittoria nella stracittadina, quanto basta per assicurarsi l’aritmetica certezza della seconda stella, potrebbe voler dire chiuderla saldamente ancora per un po’. Che di questi tempi, con questo mercato, non è poco.